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"Una società libera non è un'utopia"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Leonardo Facco, come inizia la sua avventura nel campo della cultura, come editore e scrittore?
Tutto inizia nel 1994, quando decido di scrivere un personalissimo libro che raccontasse un po la mia esperienza di musicista. Nessuna velleità di pubblicazione ovviamente. Si trattava solo di stampare un libretto da regalare, per Natale, ai molti amici. Solo un anno dopo, inizia l'attività di editore, grazie all'incontro con 5 persone straordinarie che mi hanno introdotto al libertarismo.

Già, il libertarismo. Ci racconta il perchè questa scelta?
Un giorno del 1995, leggo sull'Indipendente di un'iniziativa intitolata 'Università d'estate del federalismo'. Si trattava di una 5 giorni di full immersion in quel di Collio, sul Garda bresciano. Pensavo di andare ad ascoltare come si dovesse organizzare uno Stato federale. Invece, incontro Carlo Lottieri, Guglielmo Piombini, Luigi Marco Bassani, Nicola Iannello e Alessandro Vitale - i pionieri del libertarismo in Italia - e vengo investito da una quantità di idee e concetti a me del tutto nuovi. 'Lo Stato è una finzione', 'Le tasse sono un furto', 'L'autodifesa è un diritto'! Volevo andarmene la mattina dopo il mio arrivo. Pensavo fossero dei pazzi. Oggi, invece, devo solo ringraziarli per avermi insegnato cosa è la libertà.

Da editore e uomo di cultura ha deciso di 'scendere in campo' fondando il movimento libertario.
E' stata una scelta maturata quasi spontaneamente, durante questi 12 anni di attività editoriale. Il Libertarismo nel 1995 era fatto di un manipolo di grandi intellettuali. Oggi, grazie anche alla mia piccola iniziativa (insieme a quella di altri eccezionali colleghi e alla apparizione di realtà come l'Istituto Bruno Leoni), attorno a questa ideologia s'è coagulato un gruppo fatto di centinaia e centinaia di persone. Inoltre, di fronte all'incapacità della politica di dare soluzioni vere ai problemi degli individui, ho pensato che fosse il caso di movimentare tutte queste persone, per convincerne tante altre che le soluzioni le abbiamo in tasca noi.

Quali sono i punti fondamentali su cui si basa la teoria libertaria?
Il libertarsimo è un'ideologia che nasce sulle ceneri dei fallimenti della liberal-democrazia e del liberalismo classico. Mi piace perchè non si pone il fine ultimo di risolvere i problemi del mondo. Si fonda sul diritto di proprietà, sul diritto di essere liberi, sul diritto alla difesa della propria vita, puntando tutto principio di non aggressione e sull'antistatalismo. Ergo, libertà di scelta in un libero mercato.

Qual è, secondo lei, il testo fondamentale per comprendere l' idea libertaria?
Senza il minimo dubbio due testi: 'L'etica della libertà' e 'Per una nuova libertà' di Murray Newton Rothbard. Da questi due libri si deve cominciare.

Rothbard è considerato il padre del libertarismo moderno. Un intellettuale purtroppo quasi sconosciuto in Italia.
Rothbard era un genio, un uomo che ha dedicato tutta la sua vita ad elaborare una teoria libertaria coerente. Allievo di Mises, profondo conoscitore della scuola austriaca di economia, ha dato corpo alle teorie libertarie, dimostrando come una società libera non è un'utopia. L'introduzione di Luigi Marco Bassani a 'L'etica della libertà' (edizione "Liberilibri") merita di essere letta per capire chi fosse Rothbard.

Parlando di politica spicciola, è rimasto deluso dallo statalismo del Centrodestra al governo? Si aspettava di più da Berlusconi Presidente del Consiglio?
Deluso? Mortificato. I 5 anni di governo di centrodestra hanno dimostrato che per riformare questo paese servono altre idee. Quelle libertarie!

Quali sono le prime tre decisioni che prenderebbe come Presidente del Consiglio italiano?
Nessuna, perchè non lo faro mai, non è nella mia formamentis! Comunque, non credo che le riforme in questo paese arriveranno dalla politica. Sarà la società civile a riprendere in mano il pallino e a far arretrare la mano pubblica. Ne va della sopravvivenza di tutti.

In Italia un think tank come l'Istituto Bruno Leoni non dovrebbe essere 'sfruttato' dalla politica come avviene per i 'serbatoi di cervelli' negli Stati Uniti?
I politici dovrebbero fare la fila davanti alle porte dell'IBL per chiedere consigli! Cio che sta facendo l'Istituto Bruno Leoni è encomiabile, ammirevole, eccezionale. Non ho mai avuto un solo dubbio sulle capacità di Alberto Mingardi - un altro genio, e nella mia vita tra i libertari ne ho conosciuti non pochi - e degli altri due direttori dell'istituto, ovvero Carlo Lottieri (che considero il mio maestro) e Carlo Stagnaro, che è un fenomeno!

E' possibile, secondo lei, dividere gli schieramenti politici in statalisti e liberisti, come dice Pagliarini?
Credo che sia proprio così. Oggi la lotta di classe è fra chi produce ricchezza sul mercato e tra chi consuma quella ricchezza, ovvero Stato e parastato. Il problema è che i liberisti oggi in politica valgono ben poco! Non a caso, dal '92 (data simbolica per diversi motivi) ad oggi questo paese ha continuato ad essere fortemente statalista.

La lotta allo Stato predatore viene capita dagli italiani? La libertà dalle tasse è un obbiettivo a portata di mano nel nostro paese?
La sensibilità per questo argomento c'è, ma per essere capita dalle molte partite Iva, ad esempio, la lotta allo Stato deve essere ben spiegata.
L'IBL è una goccia di oro nel mare magnum del nulla intellettuale statalista, che fagocita gran parte dei mezzi di comunicazione. La libertà dalle tasse è un obbiettivo sicuramente, è l'obbiettivo del Movimento Libertario, ma non è ancora a portata di mano.

Come giudica l'istituzione delle 'tasse'? Non credo abbia lo stesso pensiero di Padoa Schioppa...
Penso esattamente quel che pensava, e che mi ha insegnato Rothbard: Le tasse sono un furto.

L'evasione fiscale in Italia puo essere giudicata una legittima difesa? Insomma, avere un socio in affari al 50% che non lavora per nulla (lo Stato!) mica è facile...
E' assolutamente legittima difesa! Lo Stato è un farabutto, uno schiavista. Ed ogni uomo libero cerca di sfuggire allo schiavismo.

Parliamoci chiaro: la secessione non è libertà? Non è autodeterminazione? Insomma, possiamo sperarci, almeno nella forma di un desiderio?
Io sono stato, sono e saro sempre secessionista! Autodeterminazione è sinonimo di libertà. Hoppe lo ha spiegato molto bene in 'Abbasso la democrazia': servono secessioni a catena, anche perchè piccolo è meglio e più libero che grande e centralista.

Come giudica l'Unione Europea? Riusciremo a salvarci da questo super-Stato?
Giudico malissimo l'Unione europea, un superstato con tutti i difetti degli stati nazionali, ma su larga scala. Certamente ci salveremo anche dall'UE. La libertà è impossibile da fermare, fa parte della natura umana. Serve solo continuare a diffondere cultura e convincere sempre più individui della bontà del libertarismo.

Insomma ci toccherà migrare per salvarci dallo Stato italiano ed europeo?
Lo Stato è in via di estinzione, ideologicamente è morto, anche se ci vorrà tempo ancora celebrarne il funerale vero. Oggi, se potessi, andrei a Montecarlo, in Lichtenstein, a San Marino. Ma non posso.
Comunque sia, rispetto all'Italia c'è un'ampia scelta di alternative. Non si puo andare dove lo Stato non esiste, ma dove è meno oppressivo sì. Io vado spesso alle Canarie ad esempio e il giorno in cui lasciassi la Lombardia, dove rimarro fino a quando avro voglia di lottare e battermi per la mia libertà, andro a Tenerife.

Ci convinca ad unirci alla causa libertaria, via!
Guardate attentamente una foto di Mastella. Se dopo averla fissata per un minuto in religioso silenzio siete convinti che pagare le tasse sia giusto, il libertarismo non è la vostra casa. Ma se credete che ognuno abbia il diritto di fare cio che vuole, senza aggredire nessun altro, la porta del libertarismo è aperta.

Caro Facco, in bocca a lupo per la sua avventura, noi la seguiremo con interesse e curiosità. Quali sono i prossimi passi del suo Movimento?
Intanto grazie per questa intervista e per la vostra gentilezza. L'appuntamento importante è a primavera, col primo congresso. Sarà un evento meraviglioso! Stiamo lavorando per portare Ron Paul da noi. Nel frattempo, seguite il mio videogiornale su www.libertari.org, sarete informati di tutto!

A nome mio e di tutta UT la ringraziamo per la disponibilità e la gentilezza dimostrata.

Jimmy Landi