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1993: lo scandalo dell'Olympique Marsiglia


Chi pensa che Calciopoli, nel 2006, sia stato l'unico fatto degno di nota che abbia legato presunti illeciti al mondo del pallone, o è molto giovane o di calcio sa poco o nulla. In realtà nella storia del calcio esistono molti scandali che, seppur con minor riscontro mediatico, hanno sconvolto le classifiche e l'animo dei tifosi. Una delle più sconvolgenti avvenne in Francia nel maggio del 1993.

Dopo aver conquistato 4 Scudetti consecutivi (1989, 1990, 1991, 1992) e 1 Coppa di Francia (1989), l'Olympique Marsiglia si stava preparando ad un finale di stagione che poteva passare alla storia se avesse vinto il quinto titolo nazionale consecutivo (record per il calcio transalpino) e, soprattutto, la prima Coppa dei Campioni della sua storia, dopo esser stata sconfitta in Finale nel 1991.
Prima pero c'era il Campionato (Ligue 1). Il 20 maggio 1993 il Marsiglia era di scena a Valenciennes, per l'anticipo della 36a giornata di Campionato in vista della Finale Europea contro il Milan. Il Valenciennes era una squadra modesta, virtualmente retrocessa. Il Marsiglia vinse per 1-0 con rete decisiva di Alen Boksic, mantenendo due punti di distanza sul Paris Saint Germain.
Due giorni dopo, il 22 maggio 1993, un giocatore del Valenciennes, Jacques Glassmann, dopo aver parlato con l'allenatore Boro Primorac, denuncio un tentativo di corruzione fatto da 2 tesserati del club marsigliese, il giocatore Jean-Jacques Eydelie e il General Manager Jean-Pierre Bernes, ai compagni di squadra Christophe Robert e Jorge Burruchaga e a lui stesso, che pero rifiuto.

Il motivo per commettere l'illecito era il seguente: corrompere i giocatori avversari e vincere l'incontro risparmiando energie per preparare al meglio la partita contro il Milan la settimana successiva.
Il 26 maggio a Monaco, il Marsiglia conquisto la prima Coppa dei Campioni della sua storia battendo per 1-0 il Milan con rete di Basile Boli al 43' e tre giorni dopo, battendo in casa il Paris Saint Germain (3-1) nello scontro diretto all'ultima giornata, si laureo Campione di Francia per la nona volta nella storia (quinta volta consecutiva).

Il caso venne affidato al procuratore di Valenciennes Éric de Montgolfier e al giudice Bernard Beffy e, il 24 giugno 1993, vennero trovati 250.000 Franchi seppelliti nel giardino di Christophe Robert. Robert confesso dicendo che quei soldi li aveva ottenuti da Jean-Jacques Eydelie dopo la partita. Lo stesso Eydelie, 2 giorni dopo, venne arrestato. Inizialmente non confesso e continuo a giurare di essere innocente ma, dopo l'arresto della moglie (complice in quella vicenda), confesso di aver corrotto i giocatori del Valenciennes con 250.000 Franchi a testa.

La vicenda ebbe una certa risonanza anche a livello internazionale, poichè il 6 settembre 1993 l'UEFA squalifico dalle competizioni europee l'Olympique Marsiglia per questioni etiche (la giustizia sportiva francese non aveva ancora espresso giudizio); di conseguenza il Milan disputo la Coppa Intercontinentale a Tokyo (persa 3-2 contro il San Paolo) e la Supercoppa europea (persa contro il Parma) in sostituzione dei francesi, mentre in Coppa dei Campioni la FFF venne rappresentata dal Monaco.

Il 22 settembre 1993 la Federcalcio francese revoco lo scudetto 1992/1993 del Marsiglia, decidendo di non assegnarlo e di non laureare campione il Paris Saint Germanain, arrivato secondo (evidente la differenza di comportamento rispetto ai dirigenti federali italiani in situazione analoga...). Non solo: quando nel febbraio del 2004 il Presidente del Marsiglia Bernard Tapie fu messo sotto esame per corruzione e subordinazione dei testimoni Boro Primorac e Jean-Jacques Eydelie, apparve chiaro che era stato lui l'organizzatore dell'illecito.
La mazzata fu notevole: l'Olympique Marsiglia fu retrocesso nella serie B francese al termine della stagione.

Claudio Galardini

Fonte: Wikipedia