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La contraccezione/1: la pillola

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LA PILLOLA


Milioni di donne nel mondo hanno scelto questo metodo anticoncezionale: ad oggi i dubbi e i timori legati a questo tipo di farmaco sono davvero pochi, benchè non completamente assenti.
Spesso se ne consiglia l'assunzione continuata per almeno tre anni dal primo confetto, in modo da poter usufruire dei vantaggi secondari, come la riduzione del rischio di cancro ovarico e uterino e la riduzione pericolo di infiammazione alle tube e alle ovaie.


Qual'è la prassi per prendere la pillola?
Innanzi tutto vi dovete recare ad una visita ginecologica, qui lo specialista vi visiterà, vi prescriverà delle analisi e potrà quindi indicarvi il tipo di pillola più adatto al vostro organismo.
Alcuni tipi infatti servono anche come terapia per alcuni disturbi, quali l'acne o, più comunemente, per dare regolarità a flussi mestruali irregolari.

Bisogna fare degli esami prima di iniziare a prendere la pillola?
Oggi non sarebbe più necessario: i dosaggi di estrogeni sono ben sei volte minori di quelli delle compresse di un tempo e i casi di effetti collaterali sono rari e spesso sono risolvibili giusto cambiando il tipo di confetto. E' comunque buon uso farli: la serietà del vostro ginecologo starà anche nel prescriverveli o meno.

A che età si puo iniziare a prendere la pillola? E' necessario il consenso dei genitori?
Questa è una domanda che molti di noi si saranno posti, un quesito di una certa importanza, specie quando uno (o entrambi) i partner sono minorenni.
La risposta è che in realtà non ci sono limiti di età precisi in cui iniziare l'assunzione di questo tipo di farmaco.
Dai 14 anni in avanti non dovrebbero esserci problemi di alcun tipo.
Comuque il consenso dei genitori, sebbene non indispensabile, è tuttavia auspicabile!
In parole povere: il ginecologo ha come dovere il segreto professionale sul paziente, e se vi recate da sole alla visita vi prescriverà il farmaco sia che siate accompagnate dai genitori sia che siate da sole.
Ovviamente, specie in fasce di età giovanissime, è preferibile che il genitore sia al corrente e consigli la propria figlia o la dissuada da scelte che potrebbero alla lunga rivelarsi avventate.

La pillola è un metodo efficace fin dal primo giorno di assunzione?
Quante volte abbiamo sentito dire che è buona norma aspettare un mese prima di iniziare "a farlo senza".
Ma è davvero necessaria questa attesa? No.
Se si assume la pillola il primo giorno del ciclo mestruale, si puo iniziare da subito ad avere rapporti sicuri.
Un tempo era buon uso aspettare la seconda scatola, dato che si iniziava l'assunzione dei confetti al quinto giorno di ciclo, adesso le cose sono diverse perchè diversi sono i farmaci in commercio.

Che succede se si dimentica un confetto?
Se si prende la pillola dimenticata entro dodici ore, non ci sono problemi.
Oltre questo tempo, bisogna comunque prendere il confetto dimenticato, ma la copertura anticoncezionale puo essere ridotta.
Siete cioè al sicuro per i tutti i rapporti avuti sino a quel momento (anche di quelli avuti il giorno della dimenticanza) ma è preferibile usare un metodo contraccettivo alternativo (come il profilattico) per i restanti giorni a venire, fino all'inizio della nuova scatola.
Il rischio, in linea teorica, è maggiore se si dimentica uno dei confetti centrali della confezione, minore per i primi e gli ultimi.
In ogni caso, è assai raro che una gravidanza inizi a causa della dimenticanza di un confetto, ma la prudenza, e soprattutto, la responsabilità, non deve essere mai troppa!

Quali sono gli effetti collaterali dovuti all'uso della pillola?
Non bisogna dimenticare che la pillola ha anche molti effetti collaterali (basti guardare la lunghezza del bugiardino...) i cui più importanti, anche se più rari, sono la sua protromboticità, ovvero il suo effetto coagulante che puo provocare l'insorgenza dei trombi, e la sua capacità di aumentare, seppur lievemente, l'insorgenza del cancro alla mammella, dovuto all'azione degli estrogeni sull'epitelio dei dotti mammari. Senza dimenticare, poi, che la pillola non protegge dalle malattie sessualmente trasmesse e quindi va usata nei rapporti con partner "sicuri".
La pillola puo anche, in certe persone predisposte, causare un aumento della ritenzione idrica e quindi un conseguente aumento di peso variabile da 1 kg, 1 kg e 1/2 o oltre.
Infine alcune donne lamentano, nei primi due o tre mesi, episodi di nausea, cefalea, tensione mammaria e spotting (ossia perdite di sangue tra un ciclo e l'altro).

LA PILLOLA DEL GIORNO DOPO

Cos'è e come va usata la pillola del giorno dopo?
Premettiamo che, pur non considerando la "pillola del giorno dopo" un metodo abortivo, ne deprechiamo l'uso.
Se la sessualità è vissuta in maniera attenta e responsabile, non si dovrebbe mai avere la necessità di ricorrere a questo farmaco che poco ha a che vedere con una sessualità piena e serena.
La "pillola del giorno dopo" non è altro che la comune pillola contraccettiva, assunta pero con dosaggi particolari.
Questo tipo di confetto va assunto entro 72 ore (ma è più sicuro prenderlo entro 48) dal rapporto considerato "a rischio".
Non è altro che un "intercettore di gravidanza", vale a dire un farmaco che blocca l'ovulazione, se questa non è ancora avvenuta, e altera comunque l'endometrio (cioè il tessuto che riveste la superficie interna dell'utero, che cresce e successivamente si sfalda ogni mese durante il ciclo mestruale) in modo che un ovulo eventualmente fecondato non vi si possa annidare.
Esistono diverse modalità di somministrazione: la più diffusa prevede l'assunzione di due compresse subito e due dopo 12 ore. In ogni caso, è ovviamente necessaria la prescrizione del vostro ginecologo.

La pillola del giorno dopo ha effetti collaterali? E di che tipo?
Gli effetti collaterali di questo farmaco "d'emergenza" sono meno pesanti rispetto a quelli di un tempo, ma pur sempre presenti. I più frequenti sono: nausea, vomito, cefalea, sensazione di tensione mammaria, dolori addominali bassi e perdite ematiche.
In caso di vomito entro le due ore dall'assunzione della pillola del giorno dopo è bene prenderne subito un'altra.
Non trattandosi di un vero metodo anticoncezionale ma, appunto, di un intervento d'emergenza, le conseguenze per l'organismo della donna, come abbiamo visto, sono spesso spiacevoli. Sarebbe insomma certamente auspicabile prevenire con maturità "mali estremi" per non dover giungere mai a rimedi altrettanto "estremi" come questo tipo di farmaco.