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Tuteliamo la Tinca, pesce timido e stupendo


Oltre al luccio, uno dei pesci delle nostre acque che più rischia di scomparire è la tinca. Questo pacifico pesce è minacciato da molteplici cause ma le principali sono:
1) il degrado delle acque e del substrato, in quanto questo pesce si nutre grufolando sul fondo;
2) riduzione della vegetazione acquatica che costituisce l'habitat naturale di questo pesce (...che è di colore verde proprio per mimetizzarsi tra la vegetazione...) e che, venendo meno, toglie gli areali idonei dove deporre le uova;
3) la concorrenza di pesci alloctoni quali il carassio, molto più adattabili ed "invasivi";
4) Non ultima, il Siluro, nelle acque dove purtroppo è presente e svolge l'attività predatoria.

Proprio il problema-siluro merita una piccola nota: ci sono dei delinquenti che lo hanno seminato clandestinamente di recente nell'Arno e altri che vanno fieri di rilasciarlo, una volta pescato; un comportamento, quest'ultimo, decisamente contro l'ambiente e la fauna ittica autoctona.
Un consiglio caloroso: se catturate un siluro uccidetelo, è troppo dannoso. Non state diete alla falsa retorica di chi dice che i mali del fiume sono altri, questo è vero, ma è un male anche il siluro. Torneremo comunque sull'argomento.

5) la regimentazione e la canalizzazione dei fiumi che ne fanno aumentare la corrente, odiata dalle tinche e dove difficilmente sopravvivono.

Per fortuna si sta diffondendo tra i pescatorila mentalità del no-kill per i pesci da proteggere: le tinche vanno rilasciate, sono troppo a rischio, oppure autolimitatevi al massimo. Nel periodo riproduttivo (maggio-luglio) la pesca alla tinca è chiusa e nel caso catturaste un esemplare prestate attenzione alle femmine piene d'uova, slamandole con la massima cura e con le mani bagnate.

La pesca delle tinche è difficile perchè, oltre che rare, sono veramente furbe e timide.
Alcuni consigli. Postazione: scegliete una postazione tranquilla, a ridosso di un canneto e preferibilmente all'ombra.
Orari: mattina presto, tramonto o giornate buie.
Attrezzatura: il più possibile leggera con finali 0,10-0,12 mm, galleggianti tarati alla perfezione e - FONDAMENTALE - esca ben appoggiata al fondo: la tinca mangia esclusivamente sul fondo.
Esche: bigattini, verme d'acqua, pane e previa pasturazione mais e piselli. Mi raccomando se usate una pastura fate poco caos lanciando bombe di pastura: pasturazione preventiva e durante lapesca solo palline piccolissime, tutto cio che fa rumore è odiato dalla tinca. Operando così e con un po di fortuna potremo catturare qualche bella timidona, un pesce stupendo che in alcuni casi puo arrivare a superare i 5 kg.

Alessandro Bartolini