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IL SEMESTRE EUROPEO DI SAN MARINO


 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da Novembre 2006 a Maggio 2007, San Marino torna alla Presidenza del Consiglio d'Europa di Strasburgo, 26 anni dopo la sua prima esperienza.
Terry Davis, segretario di stato europeo è in questi giorni in visita ufficiale nella piccola repubblica al fine di definire il programma del semestre con il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Fiorenzo Stolfi.

I capitani reggenti del Titano, a capo di un piccolo territorio, ma tutt'altro che stupidi, hanno capito subito che musica suona nei palazzi del vecchio continente e hanno stilato un programma nebuloso condito con il solito buonismo trito e ritrito che piace tanto agli euroburocrati di ogni razza e confine. Ecco quindi gli innovativi punti: 'tolleranza, dialogo interculturale e interreligioso e perseguimento della pace fra i popoli.' Insomma, proprio tutte le cose più urgenti di cui sentiamo quotidiano bisogno.

Dormiamo più tranquilli adesso che c'è l'Unione che vigila severa sui diritti di tutte le culture, di tutte le religioni e sulla pace tra i popoli.
Il programma del semestre è quello messo a punto secondo le indicazioni espresse dal terzo vertice del Consiglio d'Europa di Varsavia: l'impegno della Repubblica dovrà essere diretto verso: 'i diritti umani' (neanche fossimo in Cina) del 'dialogo politico' (?) e del 'sostegno al dibattito democratico' (meno male, avevamo paura di diventare troppo nazionalisti).
'San Marino si impegnerà anche contro la violenza soprattutto nei confronti delle donne e dei minori, nella tutela e promozione della diversità culturale'. Continua: 'Tra i punti in agenda il rafforzamento delle relazioni tra Consiglio d'Europa e le altre istituzioni internazionali.' Ezbollah?

La Repubblica più antica del mondo è stata da sempre governata (come tutte le enclave romagnole che si rispettino) da un'amministrazione comunista prima e post-comunista dopo. Le elezioni del Giugno 2006 hanno visto la vittoria della coalizione al cui interno convive il Partito dei Socialisti e dei Democratici (PSD), la Sinistra Unita e l'Alleanza Popolare dei Democratici Sammarinesi. In poche parole una Grosse Coalition al sapor di piadina. Adesso, scherzi della geopolitica, alla piccola giunta di sinistra del Titano, l'incarico più difficile: quello del governo del Consiglio d'Europa, l'organismo più "datato" (venne costituito col trattato di Londra nel lontano 1949) del leviatano burocratico più grande del mondo.

Nel semestre di presidenza del lontano 1990 San Marino venne ricordata per i propositi di allargamento dell'Unione ad est. Ma stavolta le issues all'ordine del giorno sono molto più delicate: deriva politica, debolezza economica e militare, percentuali di sviluppo ridicole quanti i tassi di natalità, i più bassi al mondo. Per non parlare della scarsissima influenza politica a livello internazionale che ormai detiene il vecchio continente.
La simpata di cui gode inevitabilmente la piccola repubblica e il suo programma politically correct basteranno per far fronte a tutto questo?

D.M.

Fonti: esteri.sm

n.d.r
Un po di grigi chiarimenti euroburocratici: il Consiglio d'Europa (che si occupa di identità europea, democrazia e diritti) non è da confondersi con il Consiglio Europeo, l'organo che valuta l'ingresso dei nuovi paesi, nè con il Consiglio dell'Unione Europea, il vero e proprio "consiglio dei ministri", ossia l'organo legislativo della UE, la cui Presidenza spetta, a rotazione ai 25 paesi membri, nè con la Commissione Europea, l'organismo esecutivo.