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Giustizia sommaria


Da quando esiste il giornalismo, l'istituzione, la letteratura, l'arte e ogni altra forma di comunicazione dell'uomo, delle famose 5 "W", solo una ci è sempre indigesta, o preclusa... o terrificante: "Perchè?"
Il dove, il chi, il come e il quando sono dettagli. Il 99% delle volte a noi interessa solo il "Perchè" di una cosa.
E quando il perchè non esiste, ci rendiamo conto di quanto poco possiamo fare spesso a questo mondo per evitare i gesti più orrendi ed efferati.
Il padre di Tommaso Onofri vorrebbe che il sacrificio di suo figlio sia d'esempio, che serva, almeno, a smuovere le coscienze.
Ci spiace dissentire. Non esistono coscienze da smuovere. Nessun essere umano dotato di buon senso, civilità e coscienza interiore, potrebbe mai commettere un gesto simile perdipiù contro un bambino, indifeso e malato.
E quelle persone che invece potrebbero commettere una cosa del genere, non hanno una coscienza. Sono bestie vuote nel cervello ma, peggio di tutto, vuote nel cuore.

Ma non possiamo cadere nell'errore di lasciarci prendere dall'istinto. Perchè è il saper ragionare razionalmente che ci permette di essere civili, che ci permette di essere "migliori".
Siamo cristiani, e siamo cittadini italiani. Ci è permesso odiare, e ci è permesso non perdonare. Ma invocare sistemi che nulla hanno a che vedere con le nostre tradizioni, non ci aiuterà a dare un senso a cio che è accaduto.
Non è questo nè il luogo, nè il momento di aprire un dibattito sulla pena di morte. E' una cosa che non è in discussione. Viviamo in un paese cattolico (e laico).
Ma viviamo anche in una realtà più ampia chiamata Europa, di cui facciamo parte e siamo tra i primi fautori. E in Europa, per la giustizia sommaria, non c'è posto.

Destra o Sinistra, abbiamo la responsabilità di mandare avanti un paese. E dobbiamo farlo seguendo un percorso lineare e duraturo. Torturare, giustiziare non è parte di noi. Non c'è fede politica che tenga, o che giustifichi.
L'unica cosa che possiamo fare è confidare finalmente in una magistratura seria, e onesta, sia essa rossa, bianca o nera. Poco importa.
Che quella di Tommaso diventi l'occasione per dare una svolta alla giustizia degli uomini, che precede quella divina di cui nulla sappiamo. Che sia una buona possibilità per dire "basta" alle scarcerazioni facili.

Se il sacrificio di Tommy deve servire da esempio, che serva a questo. A farci capire che gli Orchi esistono, e sono tra noi.
Nelle favole muoiono ammazzati, ma perchè cadono da una pianta o travolti da un castello. Non per un'iniezione letale.

Claudio Galardini