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E al bene dell'Italia chi ci pensa?


 

Ha vinto il Centrosinistra, contando i seggi in Parlamento. Ha compiuto un'impresa il Centrodestra, recuperano uno svantaggio cospicuo fino a sfiorare di pochissimo la maggioranza al Senato e alla Camera. Ma se guardiamo gli italiani, il popolo, le idee e i valori, è bene fermarsi e riflettere. L'Italia è divisa, ma talmente a metà che non basta più una campagna elettorale, occorre il dialogo. Vincere ai rigori ti dà la Coppa, ma per le statistiche rimane un pareggio.

E' stata una notte lunga per tutti. Alle 2.40 di mattina il Centrosinistra ha annunciato la vittoria delle elezioni eppure ancora non si aveva la minima certezza di quelli che sarebbero stati i risultati. Gli italiani d'Italia hanno consegnato la Camera all'Unione per 0,1%, gli italiani all'estero hanno fatto lo stesso per appena 2 senatori.
Questi dunque i dati definitivi, salvo colpi di scena che, francamente, ormai non stupirebbero più nessuno. Dati alla mano, Prodi ha vinto le elezioni, e formerà un governo di Centrosinistra.
Ma Berlusconi non ha perso. Il Centrodestra non esce ridimensionato. Ha perso sì molto rispetto a 5 anni fa, ma ha compiuto un recupero prodigioso. Sulle cui cause molto ci sarebbe da dire e da discutere.
Ma adesso serve responsabilità, dialogo e voglia di portare l'Italia e gli Italiani ad uno stato di benessere politico ed economico.

E' stata una campagna elettorale cinica, durissima, aspra e ai limiti dell'etico. Ho sentito cose che mi sono dispiaciute, non solo come elettore, ma come italiano. Si è vissuto non sui progetti, ma sulle paure. Non su cio che voleva essere fatto di bene, ma su cio che si rischiava di essere realizzato nel male. L'Italia e gli italiani hanno l'ultima parola. Anche su di noi, che ci siamo scontrati apertamente. L'Unione dovrà governare (come e per quanto non sta a me dirlo) ma il fatto è che l'Italia è esattamente in una situazione di 50-50.
Sarebbe bene smetterla di fare discorsi personali, che ho dovuto ascoltare. L'elettore di An non dovrebbe essere solo un liberalista cattolico e bigotto. E l'elettore dei Ds non dovrebbe essere sempre un ex-comunista che demonizza Berlusconi.
Piantiamola. Qualcuno ha detto che "da una parte c'è la libertà e il mercato, dall'altra i comunisti e i finocchi". Sciocchezze. Per piacere, queste cavolate raccontiamole a qualcun'altro.

E' stato fondato un "odio politico" reciproco su valori che sì, saranno anche caratteristici delle tradizioni dei partiti, ma che ben poco pesano sulla vita degli italiani.
Coppie di fatto, federalismo, Luxuria onorevole, Fascisti al governo, mangiabambini, Rete 4, Unipol, Magistratura e Cooperative rosse... ecc ecc ecc. A me, o a voi di Ut possono essere fattori primari di discussione. D'accordo. Ma per il bene del paese, serve trovarsi a metà strada su cio che conta veramente. Per regolarizzare una coppia non sposata (che sia giusto o sbagliato: non importa) ci sarà tempo e se ne discuterà. Ma non adesso.
Io mi sono stancato. Il pareggio deve farci riflettere. Siamo un paese che ha lo stesso numero di persone che vuole due cose diverse. Ci sono progetti tutt'altro che deprecabili sia nell'Unione che nella Casa delle Libertà, ma basta col demonizzare tutto e tutti.

Creiamo un paese economincamente forte, e non sputiamo sugli avversari. Il voto ha detto che abbiamo lo stesso potere, la stessa forza e la stessa importanza. Io dico che abbiamo anche le stesse ragioni e gli stessi torti. Non possiamo pretendere di far credere il contrario.
Prendiamo cio che di buono puo esserci dall'altra parte, anche se magari i nostri politici non lo diranno mai. Siamo noi coloro che guideranno il paese negli anni a venire. Basta con gli insulti, con i luoghi comuni, e con le discussioni su cose meno importanti rispetto a temi fondamentali come istruzione, giustizia e economia.
Facciamo il bene dell'Italia. Tutti insieme.

Claudio Galardini