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"Difendersi? Un diritto, anche con un'arma"


Il recente massacro nel campus in Virginia ripropone, al centro del dibattito, la vecchia polemica sul possesso d'armi troppo libero che c'è negli States.
Vede, bisogna considerare 2 aspetti: il primo è il comportamento delle persone, il secondo sono le armi. Si fa presto a dare giudizi, a sparare sentenze ma la realtà spesso è un'altra.
L'arma di per sè è un oggetto neutro, nè buono nè cattivo, tutto sta nell'uso che ne viene fatto dalle persone.
Ho visto giusto stamattina i titoli nel NY Times che attribuivano ad una condotta sbagliata della polizia le conseguenze della strage in Virginia. Sono passate due ore dalla prima sparatoria all'intervento degli agenti. E' in quelle due ore si è compiuto il massacro.

Non sarebbe accaduta una tragedia di queste proporzioni se all'interno del campus fosse stato permesso di detenere armi?
Certamente: come cita Alberto Mingardi su Libero, alcune stragi di questo tipo nel passato sono state sventate proprio perchè gli studenti sono saliti nelle camere a prendere le armi.

Da noi la questione di rivedere l'attuale normativa restrittiva per il possesso delle armi è un grande tabù che solo a pronunciare che c'è da essere messi alla gogna.
Gli oppositori alla libera vendita delle armi e sopratutto una certa sinistra nostrana, parlano soltanto per slogan, dimostrando poco rispetto per chi non condivide le proprie visioni e lasciando nessun margine di manovra a chi vorrebbe cambiare l'attuale situazione restrittiva.
Tuttavia proporre oggi di rivedere la legislazione sulle armi in Italia sarebbe davvero impossibile: la nostra storia non è quella degli Stati Uniti, da noi vale la legge del compromesso di democristiana memoria. Si pensi soltanto che quasi tutte le norme attuali risalgono agli anni di piombo, quando venne dato un giro di vite al possesso delle armi. Abbiamo inasprito le norme proprio nel momento in cui in Italia c'era l'emergenza criminalità e il cittadino avrebbe avuto più la necessità di difendersi, si figuri a proporre di rivedere quella legge adesso, con questo governo poi, anche se neanche col centrodestra era cambiato nulla, anzi...

Dal centrodestra c'erano state aperture?
Assolutamente no. Il centrodestra non si comporto certo meglio. Ricordo che nel Novembre 2005, l'allora ministro degli interni Pisanu propose un disegno di legge, redatto da dei burocrati, malfatto, confuso ed estremamente restrittivo.

Cosa prevede l'attuale normativa italiana sul possesso delle armi? L'iter a cui ti costringe la legge italiana se vuoi diventare possessore di un arma è francamente scoraggiante. La lunga trafila burocratica parte ben prima dell'acquisto: devi infatti ottenere un titolo di polizia che ti permetta, in seguito, di avere un'arma. Per questo dovrai passare da una visita medica e poi da un'altra ancora, all'ASL del tuo comune. Solo dopo inizierai a far pratica al Poligono.
Una volta che hai ottenuto il titolo di polizia e acquisti, finalmente, l'arma, devi tornare dalla polizia per denunciarne il possesso! Ma non è finita qui: non credere di potertela tenere addosso o portare in macchina. La puoi tenere solo a casa e per il fatto stesso che detieni un'arma puoi subire controlli a sorpresa a casa tua (e possono farlo in qualunque momento, senza mandato del gudice) e gli agenti devono trovare l'arma lì ben riposta, altrimenti sono guai.
Se la devi trasportare? Deve essere scarica e "non immedietamente raggiungibile" dice la legge. Risultato: nel nostro paese solo 40 mila persone detengono legalmente un'arma. Una goccia nel mare.

E nel resto dell'Europa?
In Europa non se la passano certo meglio. Solo in Germania c'era una legislazione più liberale, fino all'avvento del governo Schroeder e dei verdi, che hanno inasprito le normative.
Pensi che nel '91 l'Unione Europea emano una direttiva sul controllo delle armi. Fu una direttiva molto restrittiva, ma l'Italia non dovette adeguarsi: la nostra legislazione andava bene già così, da noi possedere un'arma era già sufficientemente difficile!
Nella UE dopo 10 anni che entra in vigore una direttiva si fa il punto, dati alla mano, sull'efficacia della stessa. Sono passati 16 anni e soltanto in questi giorni si sta discutendo a Bruxelles della normativa comunitaria sul possesso delle armi. Sa chi è la relatrice? Una "verde" tedesca, che sta facendo proposte ancor più restrittive, a dir poco allucinanti.

Negli USA invece...
Negli USA il cittadino ha dei diritti veri, reali. Da noi (ammesso che ne abbia qualcuno) sembrano quasi una generosa concessione dell'autorità statale. E' questa la differenza fondamentale.
Viviamo in un momento non facile per chi, come noi, coltiva certe idee liberali. Che ci vuole fare, purtroppo siamo italiani.

Negli Stati Uniti ci sono le famose lobby degli armatori, la mancanza nel nostro paese di simili "associazioni" non ha penalizzato una diversa legislazione in materia?
Certamente. Da noi le uniche associazioni che si battono per un apolitica meno resstrittiva sono l'AMPAM e il CNCN (Comitato Nazionale Caccia e Natura). Ma non hanno un millesimo del peso politico che negli USA ha la NRA (la National Rifle Association). Qua da noi, che è il paese delle lobby e dei grandi interessi, una lobby delle armi viene vista come una bestemmia.

Si ha paura dei "pazzi con le armi", in un paese dove di pazzi ce ne sono già a sufficienza...
Il problema, come abbiamo detto, non è l'arma in sè ma, appunto, il controllo dei pazzi. E in Italia i pazzi sono dovunque tranne dove dovrebbero essere: ossia rinchiusi. Se pero io vado dal mio medico che attesta che io sono pazzo ma non lo puo dire alla polizia perchè altrimenti violerebbe la privacy.. beh, capisce che di questo passo non andiamo proprio da nessuna parte.

Infine sfatiamo un vecchio e trito teorema: più armi (legali) = più crimine.
Sfatiamolo pure e le posso citare un dato italiano. La regione con più possessori d'armi, in proporzione al numero di abitanti sa qual'è? E' l'Umbria. Ecco, avete mai sentito per caso negli ultimi anni casi di sparatorie eclatanti o di massacri in Umbria? O questo genere di notizie ci proviene spesso da ben altre parti d'Italia? Ci sarebbe davvero molto da riflettere...

Si sentirebbe più tranquillo o no se sapesse che i suoi concittadini possono liberamente detenere un'arma?
Personalmente sì, mi sentirei più tranquillo a sapere che i miei concittadini posseggono legalmente delle armi.

D.M.