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Le ZRS dell'Alto Bisenzio

  • Tecnica e prede: trote e vaironi al tocco
  • Grado di difficoltà: medio
  • Tempo per l'itinerario: due turni possibili: dall'alba alle 13 o dal primo pomeriggio fino al tramonto
  • Attrezzatura consigliata: un finale non superiore allo 0,14 ed esche quali il verme d'acqua, la camola singola ed i portasassi

    La pesca raggiunge il suo massimo splendore quando viene praticata nei laghi di alta montagna o in ruscelli cristallini. Purtroppo questi paradisi sono spesso distanti da casa ma in questo articolo vi proporro il tratto vicino alle sorgenti del fiume Bisenzio, dove l'acqua e l'ambiente per fortuna sono veramente belli e piacevoli.

    Dalle sorgenti sino all'abitato di Mercatale di Vernio il fiume è diviso in molte ZRS (Zone a Regolamento Specifico) tutte gestite molto bene anche se alcune contraddizioni, come la presenza in alcuni tratti di fario di dubbia qualità e di iridee. Questi tratti, come quello più alto dove ancora il fiume si chiama Trogola (il Bisenzio nasce dall'unione tra i ruscelli Trogola e Bacuccio) sono, a detta di amici moschisti, il paradiso della pesca a mosca, con molte trotelle ruspanti autoctone al 100% in quanto in questo tratto vige giustamente un ferreo no-kill ed è consentita solo la pesca a mosca.

    Nel tratto successivo oltre alla mosca è consentito anche lo spinning, pero con artificiali modificati: un solo amo senza ardiglione al posto delle ancorette (conviene metterlo di dimensione generosa) ed in questo tratto, che arriva fino a dietro il Lago Verde (un piacevole laghetto a pagamento con molte iridee) è permesso trattenere un esemplare di trota di almeno 30 cm.
    Il tratto successivo è quello a cui si riferiscono le foto ed è quello su cui ci soffermeremo maggiormente.
    In questo tratto lungo circa un km e mezzo, definito 'ZRS 3', che va dal lago verde fino a 50 metri dalla confluenza con il torrente Carigiola, è possibile praticare anche la pesca con esche naturali, fermo ovviamente il divieto di pasturazione e di utilizzare bigattini, dato che siamo in acque a salmonidi.

    Esemplare di Trota Fario

    Esemplare di Trota Iridea

    Il tratto è uno splendido susseguirsi di pianete, buche e raschi, dove, pescando silenziosamente e nei momenti propizi (alba, tramonto e dopo un acquazzone) è possibile catturare le trote fario autoctone caratterizzate dagli splendidi colori e riconoscibili per la pancia gialla, la fitta punteggiatura e molte macchie parr anche sugli adulti. Negli altri momenti della giornata sarà possibile catturare le fario di immissione e le iridee, oltre a numerosi vaironi. In questo tratto è permesso trattenere 3 trote di almeno 29 centimetri e 10 vaironi, anche se, lontano dal periodo di apertura, è difficile raggiungere la misura minima che è giustamente elevata vista la particolarità del tratto. Se volete fare cestino comunque andate altrove, qui la priorità deve essere quella di rispettare l'ambiente ed i suoi abitanti. Per questo è importante usare ami senza ardiglione e bagnarsi le mani prima di toccare il pesce, tagliando la lenza nel caso le rotelle avessero ingoiato fondo. Tentare di slamarle equivarrebbe a morte sicura, mentre, anche se sembra incredibile, possono espellere naturalmente l'amo che hanno in gola. Comunque per evitare questi inconvenienti conviene ferrare al volo.

    Esemplare di Trota Nostrale

    Esemplare di Vairone

    Per catturare l'importante è pescare con un finale non superiore allo 0,14 ed utilizzare esche quali il verme d'acqua, la camola singola ed i portasassi. Questo tratto è diviso in due turni di pesca giornalieri: il primo dall'alba fino alle 13 ed il secondo il pomeriggio fino al tramonto; per ogni turno sono ammessi max. 6 pescatori e per esercitare la pesca occorre essere in possesso di un tesserino gratuito reperibile presso il Circolo Arci (nessuno è perfetto) di Mercatale di Vernio. Conviene telefonare (0574/957466) e sentire se sono disponibili per il turno prescelto e farsi dire a che ora apre il circolo in quel giorno per ritirarli.
    Il tesserino è necessario anche per gli altri tratti, e per ognuno di essi ne occorre uno apposito, che a fine pescata deve essere compilato ed imbucato nella cassetta fuori dal circolo.

    Gli altri tratti sono quello che vanno dalla confluenza con il torrente Carigiola fino alla grossa pescaia nel tratto del parco cittadino. In questo lungo tratto è permessa solo la pesca a mosca e vige il no kill. Dalla pescaia summenzionata a valle fino alla fine delle ZRS la popolazione ittica è composta in maggior parte da ciprinidi e in minor misura da trote e, sinceramente, non ricordo il numero di esemplari trattenibili.
    Con tutti questi tratti, ben 5 in pochi km d'acqua il rischio è quello di fare confusione e di beccare delle multe visto che per fortuna tutto l'ambiente è molto ben controllato dai guardapesca. Quindi occhio a leggere bene i regolamenti dei vari tratti, che comunque sono sufficientemente tabellati in maniera chiara. Buon divertimento!

    Alessandro Bartolini