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La favola del Calais

A volte, lo sport puo diventare lo specchio della società. E in una società normale, esistono valori, regole (e denaro) che permettono ai "migliori" di primeggiare: spesso, se non sempre. Ma nella vita, a volte, avviene anche che un gruppo di persone normali, normali padri di famiglia come tutti, riescano a raggiungere un risultato storico compiendo un'impresa che ha dell'impossibile.

La Coppa di Francia è una competizione molto particolare. Ad essa partecipano tutte le squadre, professionistiche e non, della nazione. Ad ogni turno entrano in gioco le squadre di una categoria superiore. Per arrivare ai sedicesimi di finale, dove troviamo le squadre della Ligue 1 (la nostra Serie A), occorre superare ben 9 turni: è chiaro che stiamo parlando di una mole di squadre enormi. Il format della competizione, dunque, permette a squadre anche dilettantistiche di arrivare a giocarsi partite contro squadre di Serie A ben più forti e blasonate.

Nel 2000 una delle innumerevoli squadre minori che partecipano, è il Calais RUFC. Una piccola città a nord vicino al confine con il Belgio, famosa per il suo porto, diventa protagonista di quella che verrà definita, giustamente, 'La favola'.
La squadra del Calais gioca nel CFA, una delle più basse divisioni (la nostra serie D), ha uno stadio da un migliaio di posti, e non vanta nessun titolo nella sua quasi secolare storia. In quanto formazione dilettantistica, è formata da giocatori che hanno tutti un altro lavoro: lavori normali, come l'impiegato e l'operaio.

Nell'edizione della Coppa di Francia 1999/2000, i nero-giallo-rossi (tale è la loro maglia) vincono i primi turni abbastanza agevolmente. L'entusiasmo cresce, ma spesso accade che squadre piccole superino i primi turni di una competizione così lunga. 'Alla lunga cedono', è quello che pensarono tutti. Invece il Calais continuo a eliminare gli avversari. Arrivo così agli ottavi di finale, obbiettivo già di per sè storico.
Negli ottavi venne superato il Cannes, squadra di Serie B. La gioia per aver raggiunto i quarti di finale fu doppia, quando il Calais dovette affrontare una squadra di Serie A.
Al Calais tocco lo Strasburgo, e al termine di una gara splendida, conclusa clamorosamente 2-1, per i giallo-rossi si aprirono le porte della Semifinale.

Già qui avvenne il miracolo: in semifinale, contro il Bordeaux, il Calais dovette far ricorso a tutte le sue armi fisiche e psicologiche, gettando letteralmente il cuore oltre l'ostacolo. Dopo che i 90' si erano chiusi sull'1-1, ai supplementari, sfiniti e con i crampi, i giocatori del Calais riuscirono a segnare due reti nei minuti finali a cavallo del 120'. Finì 3-1, e per il Calais questo significava finale a Parigi!

La finalissima di Parigi si gioco il 7 Maggio 2000 allo Stade de France, teatro appena due anni prima della finale dei Mondiali tra Francia e Brasile. L'avversario era il Nantes, primo in classifica.
Il tecnico della squadra del Calais, alla vigilia della partita, si preoccupo, perchè alcuni dei suoi ragazzi erano andati in discoteca ed altri erano stati fermati per gli autografi oppure ospitati in trasmissioni tv.
Il sogno sembrava davvero a portata di mano: da tutto il mondo, la sera della finale, milioni di persone facevano il tifo per quei ragazzi di provincia, lavoratori normali come tutti... e come tutti noi suggestionabili. Infatti si narra di come fu micidiale l'ingresso in campo per i giocatori del Calais, che, abituati a un pubblico di 300 persone, si ritrovarono improvvisamente davanti ad un muro umano formato da quasi ottantamila tifosi.

La partita fu splendida. Il Calais mostro un buon gioco e passo addirittura in vantaggio verso la metà del primo tempo con Dutitre e chiuse il primo tempo sul punteggio di 1-0.
L'emozione si tratteneva a fatica negli spogliatoi, ma c'era la convinzione di potercela fare. Purtroppo per il Calais, al 49' Sibierski pareggio per il Nantes. I restanti minuti furono un'agonia, con i giallorossi stremati e costretti a contenere gli attacchi degli avversari. La favola si interruppe all'89', quando l'arbitro assegno un rigore dubbio al Nantes, trasformato sempre da Sibierski. La partita si chiuse sul punteggio di 2-1 per il Nantes, e al Calais non restava che l'onore di essere arrivati al secondo posto in una competizione così importante.

Per premiare comunque, in qualche modo, l'impresa di questi giocatori, il capitano e portiere avversario Mikhail Landreau alzo la Coppa di Francia insieme al capitano del Calais, Reginald Bocque.
Al loro ritorno a Calais, i giocatori e l'allenatore, artefici di questo miracolo calcistico, furono accolti nel Palazzo del Comune, e salutati calorosamente da una enorme folla di tifosi accorsa per vedere i propri paladini affacciarsi sulla piazza principale.
Il 7 Maggio 2000, la Coppa di Francia la vinse il Nantes ma la storia, invece, la fece il Calais.

Claudio Galardini