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Il senso profondo di un gesto

Magdi Allam ora è cristiano. La notizia potrebbe non essere molto sorprendente conoscendo la passione culturale del vice del Corsera per il mondo occidentale e la sua ammirazione per il Santo Padre Benedetto XVI. Inoltre è noto che da tempo Magdi Allam e la sua famiglia viaggiano sotto scorta a causa delle minacce di certa parte del mondo islamico che sono seguite alle dichiarazioni forti di Allam nei confronti del fondamentalismo islamico. Da quanto è stato detto in questi giorni in varie testate, pare che il giornalista abbia confermato con decisione quanto sosteneva già in passato, ovvero che alcuni tratti violenti della fede islamica non sarebbero deviazioni successive alla Rivelazione di Maometto ed eliminabili, ma avrebbero sorgente ed alimento nel Corano. Questo non è affermato da molti altri musulmani oltre a Magdi Allam, ma sappiamo che la questione è controversa, che ci sono molte perplessità sulla natura pacifica della fede coranica, e che queste non si riesce a fugarle con la struttura dei califfati e degli imam che non fanno riferimento a una gerarchia o a un capo. Riteniamo che si debba valutare un ulteriore punto di vista.

Magdi Cristiano Allam neanche in questo momento, così intimamente 'rivoluzionario', ha pensato di mantenere separati i due piani, privato e pubblico, della sua storia personale. Avrebbe certamente potuto scegliere una formula meno evidente e clamorosa, ma di fatto la conversione ci sarebbe stata, e quindi ha osato. La formazione islamica non puo essere rimossa con un colpo di spugna e nessuno di noi lo auspica, e difatti la vediamo proprio in questa forza di vero figlio di Dio, come anche nella semplicità con cui i piani pubblico e privato trovano unità nell'intimità spirituale dell'individuo. Per chiarirsi, è abbastanza evidente che non puo essere chiesto a un musulmano (o ex-musulmano) di ricacciare la propria fede nel privato, di non farla respirare all'aria aperta, se vogliamo dire così. A maggior ragione, quando un intellettuale forte coraggioso e preparato come Magdi Cristiano, si prepara a una grande svolta sembra coerente che questa avvenga, per così dire, in grande stile.

Sommando vari motivi di festa, Magdi Cristiano, preparato dal mitico monsignor Fisichella e dalla tempra dei salesiani, festeggia la conversione, tre sacramenti, la prima Pasqua e il suo Papa Benedetto XVI, che più volte si è trovato a difendere e che da ora puo considerare suo riferimento. Non dimentichiamo peraltro che proprio Benedetto XVI ha desiderato battezzare Magdi Allam e questi difatti si è inizialmente preoccupato per la sicurezza del Pontefice. Ad ogni modo la sicurezza in Basilica è stata impeccabile e soprattutto il clima tra i fedeli era disteso e la celebrazione vera (era pur sempre la Veglia di Pasqua!).

Il Pontefice ha usato molta delicatezza nel pronunciare i nomi e l'assemblea era radunata serenamente intorno ai catecumeni, con una consapevolezza elegante di stare nel cuore della festa, nel cuore del Cristianesimo. Lo stile - permetteteci il termine - che Magdi Allam ha scelto, ossia di dare fiato alle trombe mediatiche, è a nostro parere ottimo, giornalisticamente parlando. Ma c'è solo questo? Siamo stati abituati a parlare in termini molto culturali e forse poco personali e questa conversione ci mette davanti a un fatto evidente: le osservazioni, le difese, le accuse che un giornalista ha coraggiosamente firmato, non hanno fondamento culturale (nella storia, nei fatti, nelle abitudini), ma hanno fondamento profondo nella fede e dalla fede, poi, deriverà l'esito culturale. La sorgente di tutto è il rapporto di un uomo con Dio (e, attenzione, di personale non c'è Dio, bensì il rapporto unico di amore, fiducia, servizio tra l'uomo e il suo Creatore) e da lì scaturisce tutto il resto. Per questo nel discorso centrato tra Occidente e Islam Magdi sapeva che non poteva in nessun modo escludere Cristo.

Il nodo fondamentale è qui: Magdi ha voluto abbracciare il Cristianesimo nel senso più pieno. Ha voluto essere di Cristo. Immaginiamo che questo fatto abbia bisogno di un dibattito ponderato, e per certo non si esaurirà in questi primi giorni. Di fatto non abbiamo ancora sentito la risposta di Magdi Cristiano Allam alle varie voci che hanno commentato l'accaduto, sebbene siano stati molti gli intellettuali che hanno accolto con piacere la sua decisione. Tra le varie posizioni c'è quella di chi vedeva più efficace la posizione di un musulmano dissidente, piuttosto che un convertito. E' una posizione comprensibile ma non totalmente coerente, anche se ci riserviamo di riparlarne quando verranno alla luce i frutti - principalmente culturali - di questa ottima carta che Magdi Cristiano ha giocato per festeggiare la Resurrezione di Cristo.

Saba Giulia Zecchi