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GLI ALIENI DEL PALAZZO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli alieni del palazzo si affannano sul nulla: liste, nomi, ricorsi. Intanto l'uomo qualunque, per usare una fantastica intuizione di quell'ingegnoso personaggio di nome Guglielmo Giannini, continua la sua vita quotidiana in mezzo alle difficoltà e alle gabelle, in primis proprio quelle inventate e imposte dagli "alieni".
Come dice Romano Bracalini: " Siamo il paese della carta bollata, della burocrazia più tirannica e inefficiente dopo quella degli imperi ottomano e sovietico!" (Enclave, febbraio 2010). Mai analisi potrebbe essere più puntuale.
 
L'uomo qualunque si affanna
nelle secche economiche provocate in larga parte dagli stessi "alieni" che ogni giorno, ogni ora, sparlano in televisione di "misure anticrisi" o, peggio del peggio, di "nuovi ammortizzatori sociali".
Finita la giornata chiediamo all'uomo qualunque (categoria di cui facciamo parte e che veneriamo senza misura) di porsi una semplice domanda: "per cosa ho speso questa faticosa giornata di lavoro?" Bene, vi diamo noi qualche risposta. Per prima cosa sarebbe meglio domandarsi "per chi?" ho/abbiamo faticato?

Ebbene, secondo stime della Banca Centrale Europea, la vostra (nostra) fatica viene assorbita per il 64,7 % (tenete presente che per Pricewaterhouse Cooper questa percentuale sale al 68,4 %) dalla pressione fiscale, dallo Stato, ovvero dagli "alieni" di cui sopra. Alla faccia delle misure "anti crisi". (I dati sono riportati da Leonardo Facco sul numero di Febbraio 2010 di Enclave).

 

 

Ecco il ladrocinio autorizzato dalla legge italiana, ecco spiegato perché l'evasione fiscale può, anzi deve, essere considerata legittima difesa.
Lo Stato, infatti, non solo attraverso quella rapina legalizzata chiamata "tassazione" ci deruba del frutto della nostra fatica, ma fa di tutto per renderla ancora più insopportabile e avvilente, attraverso la burocrazia e le gabelle decise dagli "alieni", sempre loro, sempre quelli.

Almeno, si dirà l'uomo qualunque basandos
i sulla propria esperienza, lorsignori ci organizzano servizi efficienti e riescono a tenere in ordine il bilancio dello Stato... No, sbagliato anche stavolta!
Prima riflessione: la maggior parte dei servizi statali sono costosissimi e inefficienti e il cittadino deve rivolgersi al settore privato nonostante sia obbligato a pagare per essi, spendendo così due volte per la medesima prestazione.
Seconda riflessione: nonostante il fiume di soldi che paga l'uomo qualunque, il bilancio dello Stato è totalmente fuori controllo, i ministeri (e dico i ministeri!) non riescono nemmeno a contabilizzare le spese annue (vedi le dichiarazioni del Ministro Alfano).

Il bilancio statale chiude sempre e costantemente in perdita facendo ingrossare il debito pubblico ben oltre l'intera ricchezza prodotta annualmente all'interno della nazione, situazione che, nel privato e nella logica economica, avrebbe portato al fallimento da anni e anni.
Gli "alieni" però continuano indisturbati nelle loro faccende, ignorando o facendo finta di ignorare ciò che sta accadendo vicino a noi e che rappresenta uno scenario possibile anche per questo sciagurato paese (il loro, l'Italia): il "fallimento tecnico" di una Grecia travolta dal suo debito pubblico.

J.Landi