Tentazioni di Grosse Coalition in salsa austriaca

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<p>La vittoria a sorpresa dei socialdemocratici di Gusenbauer apre scenari inediti in Austria: lo scarto dei voti tra le due coalizioni è talmente minimo che si profila una grande coalizione in stile tedesco.
Ma stavolta particolarmente male assortita e con l’incognita dell’estrema destra.
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In Austria abbiamo assistito ad una debacle inaspettata del Partito popolare, Oevp, attualmente al governo con il cancelliere Wolfang Schuessel, in alleanza con il Bzoe di Haider. I popolari si sono infatti fermati al 35,3% dei voti, registrando un calo di oltre otto punti rispetto al 42,3 % ottenuto nella scorsa tornata elettorale, nel 2002. I vincitori, anche se per un pugno di voti, sono i socialdemocratici di Alfred Gusenbaur (nella foto sopra) che arrivano al 35,8 % .
Sarà probabilmente proprio al leader socialdemocratico che il presidente austriaco Fisher assegnerà l'incarico per la formazione del nuovo governo.

Un ottimo risultato è stato sicuramente quello dei nazional-liberali dell'Fpoe, che nonostante la scissione con l' Bzoe di Haider, ha ottenuto l'11,2%. Un ottimo successo per l'attuale leader Heinz-Christian Strache. E proprio la destra del governatore Joerg Haider, il Bzoe, l'Alleanza per il futuro dell' Austria, riesce a superare la soglia di sbarramento per l' acceso al parlamento del 4%, con il 4,2%. Quindi la destra si attesta intorno al 15% di consensi dell' elettorato austriaco.

I Verdi riscuotono un buon 10% dei voti, che gli garantiranno 20 seggi in Parlamento. I socialdemocratici avranno 68 seggi, i popolari 66, l'Fpoe 21 e il partito di Haider 8.
Sembra molto probabile la costituzione, anche in Austria, dopo la Germania, di una Grande Coalizione tra i popolari e i socialdemocratici. Non sarebbe una novità per la politica austriaca, dato che questo matrimonio ha già governato per molti anni in passato il paese, creando pero un sistema politico ad alto tasso di consociativismo.

Alfred Gusenbauer, leader dei socialdemocratici ha aperto in questi giorni a questa possibilità. Queste sue dichiarazioni sono state accolte con un certo stupore dall'opinione pubblica austriaca dopo che l'ex governo di centro destra era stato molto avversato negli ultimi sei anni, specie per le sue alleanze con l'estrema destra.
Wolfgang Schuessel, sempre imbattuto nelle ultime tornate elettorali stava diventando un punto di riferimento per i conservatori europei.
Eppure, anche nel 2002, quando il suo partito popolare stravinse le consultazioni, non basto per governare da soli.

Anche allora servì il decisivo apporto dei seggi del partito di Haider.
Un'alleanza il cui spirito si è manifestato negli anni anche nelle issues poltiche: ai primi punti forte lotta all'immigrazione e leggi contro il permesso di soggiorno tra le più restrittive in Europa. Nonchè politiche fortemente liberiste in economia.
Sono quindi forti le incognite per un futuro di convivenza tra uno schieramento socialdemocratico che da anni non saliva al potere e una centrodestra marcatamente sbilanciato a destra. Il risicato gap di voti tra i due schieramenti dovrà in ogni caso portare un compromesso, che molti dicono sarà quasi impossibile, dopo anni di politiche radicalmente divergenti.

Jimmy Landi e D.M.