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Più forte ragazzi, più forte!

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Dopo il nostro articolo su Banana Joe, ci soffermiamo su un altro film che questa volta vede in coppia Bud Spencer con Terence Hill. Qualcuno potrebbe trovare curioso il soffermarsi su film comici o “leggeri” secondo altra definizione per spiegare concetti inerenti la politica o l’economia. Sicuramente non c’è nessuna forma di snobismo alla rovescia, ma solo un’osservazione pratica. Per quanto si possa fare alta teoria, liberalismo e libertarismo sono dottrine dettate dal buon senso. Alla fine trovano la loro vera ragion d’essere nella realtà. E la realtà la capiscono tutti, come un film di Bud Spencer e Terence Hill.
Questo film ci mostrerà in modo semplice i danni provocati dai monopoli e l’importanza di diritti di proprietà certi e non soggetti a vincoli arbitrari e di come questi influiscono in maniera determinante sullo sviluppo economico.
 
I nostri eroi sono due provetti piloti che “arrotondano” imbrogliando le assicurazioni e facendo precipitare aerei già da rottamare. È abbastanza curioso che la coppia di attori per quanto faccia film per famiglie spesso interpreta ruoli di furfanti, buoni si, ma sempre al limite della legge e qualche volte oltre. I film della coppia sembrano attraversati ad una forma di ideologia anarchico-individualista, in cui sono le persone i protagonisti e non lo Stato. I problemi non vengono risolti da qualche potere statale, ma dall’azione dei due protagonisti che spesso agiscono soli contro il cattivo di turno. La persona al centro e il potere statale visto come corrotto o come inefficiente. Naturalmente i due attori hanno fatto tanti film con svariati ruoli, interpretando anche ruoli di poliziotti, quindi per amor di precisione, specifichiamo che non tutti i loro film sono pervasi da questa idea anarchico-individualista.
 
Tornando al film. In uno dei tanti voli truffa, i due piloti, Salud (Bud Spencer) e Plata (Terence Hill) precipitano veramente nella giungla e cercando di uscirne fuori scoprono una comunità di minatori sfruttata dal cattivo di turno. Il fatto rilevante è che il bandito ha il monopolio nell’acquisto dell’oro e quindi fissa il prezzo che vuole ed i poveri minatori devono sottostare al prezzo sotto minaccia delle armi. Ma oltre a questo, il cattivo, ha il monopolio delle forniture per la comunità di minatori: la zona è isolata e non ci sono altri venditori. Anche qui il criminale fissa i prezzi che vuole, praticamente riprendendosi tutto quello pagato ai minatori. Questo episodio mette bene in evidenza i danni di un monopolio. I prezzi sono fissati dal venditore e non c’è nessuna spinta all’innovazione. Quale interesse può mai avere la banda di criminali, per esempio, per ridurre i costi di trasporto? Tanto il guadagno è assicurato senza tanta fatica. Perché sforzarsi quando è così facile alzare i prezzi dei prodotti e scaricare le proprie inefficienze sugli altri che sono costretti a inventarsi qualcosa per sopravvivere? Qualcuno potrebbe obiettare che si tratta di un monopolio basato sulla forza delle armi, ma è facile rispondere che agli effetti pratici un monopolio legale è la stessa cosa. O ci sia un brutto ceffo con pistola a fermare un concorrente o un funzionario dello Stato a livello pratico non cambia nulla per chi è soggetto a quel monopolio.
 
Bisogna precisare che per monopolio non si intende tanto la presenza di un unico operatore in un mercato, che può essere una situazione temporanea legata a fatti contingenti, ma soprattutto la presenza di barriere all’entrata che impediscono ad altri operatori di entrare in quel specifico mercato. Un esempio era il monopolio statale delle sigarette. L’esistenza di un unico operatore era legato ad una disposizione di legge ed i famosi contrabbandieri, operatori concorrenti di fatto, venivano arrestati. Se ci pensate, cosa facevano i contrabbandieri di sigarette, se non creare una rete di distribuzione concorrente a quella dello Stato? Però venivano arrestati bellamente.
 
Vista la situazione, i nostri eroi cosa fanno? Rimettono in sesto un vecchio aeroplano e intraprendono un redditizio commercio con i minatori offrendo prodotti a prezzi più bassi rispetto a quelli offerti dal criminale, così rompendo il monopolio e l’isolamento della comunità. Quando i due vengono scoperti, i criminali reagiscono bruciando il loro punto di smercio e il loro aereo. Anche qui, quale è la differenza fra i sigilli di un funzionario dello Stato e l’incendio dei criminali? Per gli acquirenti il danno è lo stesso. Certo non amando la violenza preferiamo i sigilli, però il risultato è lo stesso.
Nella guerra fra la coppia di piloti e la banda di criminali si inserisce un vecchietto mezzo matto che aiuta i due. Tra i tre nasce amicizia e i due cercano di realizzare il sogno dell’anziano riportandolo in città dove aveva vissuto fa giovane, ma muore nell’aereo che lo trasportava poco prima di atterrare. Plata, scopre al collo dell’uomo una roccia di smeraldi, capendo che i racconti del vecchio matto su una fantomatica maniera di smeraldi erano veri. I due, felicissimi, cercano di entrarne in possesso, ma il funzionario che deve effettuare le registrazioni del caso si fa corrompere dai criminali e richiede ai due, come tangente, la metà della miniera.
 
Salud e Plata si rifiutano e finiscono in carcere da dove fuggono con il classico stile dei film della coppia di attori. I due pensano al da farsi. Se vogliono sfruttare legalmente la miniera devono cederne la metà, ma nello stesso tempo non possono neanche sfruttarla clandestinamente perché rischierebbero di rilevarne la sua esatta posizione e la perderebbero completamente. Il film termina con un divertente scambio di battute con Salud che dice:“Siano ricchi, ma non abbiamo un soldo”. Di rimando l’amico, “Come il Matto”, capendo così la follia del vecchio, che aveva ceduto loro il pesante segreto.
 
Alla conclusione gli smeraldi rimarranno nel ventre della terra, senza arricchire nessuno. L’incertezza nei diritti di proprietà ha come conseguenza proprio quella di disincentivare lavoro e investimenti. I due non possono sfruttare la miniera per arricchirsi facendo lavorare altra gente perché non avendo certezza della proprietà non possono appropriarsi del loro giusto guadagno, ma devono nella migliore dell’ipotesi cederne la metà al funzionario corrotto. Alla fine non fanno niente. Esempio tipico sono quegli stati dove domina la corruzione e il riconoscimento di un diritto è funzionale ad altri interessi come descritto egregiamente nel film con la figura del funzionario corrotto. Un altro esempio è una disputa per un’eredità che si protrae per anni in tribunale. Chi investirebbe in una proprietà che da un momento all’altro potrebbe essere riconosciuta appartenere a qualcun’altro? L’incertezza della proprietà delle miniera è un buon esempio di come l’incertezza sui diritti di proprietà determini un forte disincentivo agli investimenti.
 
L’esempio di Salud e Plata permette di capire anche come una forte tassazione sugli investimenti, mobiliari o immobiliari che siano, riduca gli incentivi a lavorare. Se a priori so che il mio investimento per la forte tassazione mi frutterà poco o nulla o peggio mi darà un rendimento negativo cosa mi spaccherò a fare la schiena? Lavorerò poco, guadagnerò poco e non investirò, così non pagherò tasse. Qualcuno, più fortunato, potrebbe continuare a lavorare per poi investire all’estero dove la tassazione è più favorevole.
Un altro esempio non perfettamente attinente, ma che spiega in maniera semplice come la difficoltà o l’impossibilità di appropriarsi del frutto del proprio lavoro disincentiva il lavoro è quello che avviene con gli straordinari. Essendoci una tassazione molto progressiva, quel reddito in più viene tassato ad un’aliquota così elevata che il compenso orario delle ore straordinarie è inferiore a quello delle ore normali. Alla fine si rinuncia a lavorare perché è qualcun’altro, lo Stato, che si appropria del nostro lavoro.
 
Vito Foschi