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In Italia si arrestano i servizi

"Che l’Italia non fosse nella cerchia dei paesi ‘normali’ lo sapevamo da tempo. Ma questa, come molte altre iniziative, è degna del miglior ‘Tafazzi’.
Se il Sismi ha collaborato con la Cia, quale sovranità è stata violata? Anzi, dovrebbero elogiare il lavoro di coordinamento e collaborazione dell’intelligence, che è sempre tirata in ballo come l’arma per sconfiggere il terrorismo in contrapposizione alla guerra. Lo zelo con cui la magistratura di Milano si sta occupando di Abu Omar (nella foto), che oggi è in carcere in Egitto, è ammirevole. Quando i gravi sospettati di terrorismo vengono catturati, i magistrati italiani si stracciano le vesti; quando invece vengono portati sul banco degli accusati, i terroristi vengono definiti ‘legittimi resistenti’ o ‘guerriglieri’.
Per il sarcastico Cossiga dovremmo attendere un videomessaggio di ringraziamento per l’aiuto fornito, con questi provvedimenti, da parte della Jihad mondiale…"

 

Che l'Italia non fosse nella cerchia dei paesi 'normali' lo sapevamo da tempo. Ma questa, come molte altre iniziative, è degna del miglior 'Tafazzi'.
La migistratura di Milano ha disposto l'arresto di Mauro Mancini e del Gen. Gustavo Pignero. Nomi sconosciuti, vero? Ebbene questi due signori sono al vertice dei nostri servizi di sicurezza militare, il Sismi. Più precisamente del settore controspionaggio. Altri quattro esponenti del Sismi hanno ricevuo l' avviso a comparire come corresponsabili di sequestro.
Le misure cautelari riguardano anche tre cittadini americani appartenenti alla Cia e un militare in servizio ad Aviano e rappresentano gli sviluppi all'indagine sul rapimento dell'imam Abu Omar, avvenuto a Milano nell'ottobre del 2003. Già tempo fa la magistratura aveva 'accusato' del rapimento 22 agenti Cia, chiedendone la richiesta d'estradizione, saggiamente rifiutata al Ministro Castelli. Gli esponenti del Sismi sono accusati di concorso in sequestro e abuso di potere.
In sostanza la Procura milanese accusa i nostri servizi di aver operato in accordo con la Cia all'operazione, quindi di essere 'complici' del sequestro. Da notare che questo Abu Omar era ritenuto ai vertici o almeno in forte collegamento con l' 'ambasciatore' di Bin Laden in Italia. Non è che sia stato catturato per passaporti falsi, insomma, era ritenuto un reclutatore di terroristi attivo a Milano.

Il Sismi ha smentito seccamente l'ipotesi di partecipazione all' operazione di intelligence americana.
Mentre il governo ha emesso un comunicato anonimo, in cui si garantisce 'fiducia' all' operato e alla fedeltà dei Servizi. Ma basta scorrere le dichiarazioni di esponenti dell'opposizione per rendersi conto di questa 'fiducia'. Fava, DS, dichiara che l'arresto di Mancini 'è l'ultima conferma sul pesante coinvolgimento dell'Italia a fianco della Cia nel sequestro di Abu Omar', altro che discutere gli atti della magistratura, qui siamo già alla sentenza. E' lo stesso Fava che ha presentato un dossier al Parlamento europeo sui 'voli della Cia' in Europa, chiedendo le dimissioni del capo Sismi Pollari per collaborazione.
Rizzo, PdCi, sostiene che ci sia stata una 'cessione di sovranità ai danni del nostro paese'.
Francamente una dichiarazione incoerente perchè, se il Sismi ha collaborato con la Cia, quale sovranità è stata violata? Anzi, dovrebbero elogiare il lavoro di coordinamento e collaborazione dell' intelligence, che è sempre tirata in ballo come l'arma per sconfiggere il terrorismo in contrapposizione alla guerra.

Lo zelo con cui la magistratura di Milano si sta occupando di Abu Omar ( oggi in carcere in Egitto ) è ammirevole. Quando i gravi sospettati di terrorismo vengono catturati, i magistrati italiani si stracciano le vesti; quando invece vengono portati sul banco degli accusati, i terroristi vengono definiti 'legittimi resistenti' o 'guerriglieri', rilasciati a piede libero ( vedi il giudice milanese Forleo ), considerati estranei nonostante siano nelle liste nere di paesi come gli Usa ( vedi il marocchino Daki ). Allora, verrebbe da pensare, con quali mezzi si possono perseguire gli esponenti del terrorismo internazionale in Italia?
Appunto, come per Abu Omar, sosteniamo noi. E, se il Sismi ha partecipato alla brillante operazione, tanto di cappello. Per noi meriterebbe una medaglia. Perchè, che operazioni di controspionaggio avvengano anche al di fuori di certe regole non solo è inevitabile, ma anche auspicabile per il loro successo.

Il senatore a vita Francesco Cossiga da tempo va dicendo che la volontà del centrosinistra è quella di decapitare il vertice del Sismi e di 'occuparlo' con propri uomini. Ieri ha ribadito il vero obiettivo dell'operazione: far fuori il Gen. Pollari, a capo degli uomini di Forte Braschi.
Per il sarcastico Cossiga dovremmo attendere un videomessaggio di ringraziamento per l'aiuto fornito, con questi provvedimenti, alla Jihad mondiale. Da parte di Bin Laden, ovviamente!

Nell' operazione sono stati coinvolti anche il quotidiano 'Libero', il vicedirettore Renato Farina e il giornalista Claudio Antonelli. Oltre ad aver sequestrato materiale informatico dalla redazione del quotidiano di Feltri, è stato accusato Farina di essere 'organico' ai servizi con il nome in codice 'betulla'. Insomma, una spia per il Sismi. Feltri, sull'ipotesi, ha dichiarato 'Ma andate a raccontarlo a qualcun altro'. Appunto.
Come sempre in Italia ci preoccupiamo delle pagliuzze senza vedere le travi. E, peggio, in una sorta di autoflagellamento, ci scateniamo contro noi stessi o contro i buoni che magari, per necessità, infrangono qualche regola. Probabilmente perchè è più facile prendersela con il Sismi che non indagare sul terrorismo, così come è facile la crociata contro i gioiellieri che sparano ai rapinatori, piuttosto che combattere quest'ultimi. Sono cose diverse, è vero, ma lo spirito che anima questa forma mentis è lo stesso. E la provenienza è sempre la solita. Una corporazione autoreferenziale ed immune a tutto: la magistratura.

J. Landi