Conflitto in medio oriente: l'analisi delle forze in campo

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<p>In presenza di una situazione di 'guerra aperta', ormai da diversi giorni, cercheremo di indagare quali sono gli equilibri sul campo in termini di assetti impiegati.
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Da un punto di vista militare la milizia hezbollah, opera in territorio libanese da decenni in condizione di sostanziale impunità, e pur non potendo certamente competere con l'esercito israeliano in campo aperto, dispone comunque di un discreto arsenale costituito da svariati tipi di razzi di artiglieria, armi sicuramente imprecise, antiquate e non potentissime, ma che si prestano perfettamente ad un uso terroristico.
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Quella che all'inizio sembrava essere la solita rappresaglia israeliana in risposta al rapimento di suoi soldati si è ormai da tempo palesata come una operazione militare su vasta scala con impiego di importanti aliquote da parte dello stato ebraico.
Gli hezbollah dal canto loro pur non potendo assolutamente rivaleggiare con le forze di difesa israeliane in campo aperto, hanno dimostrato di possedere una certa capacità militare, cosa forse inaspettata dagli stessi israeliani.
Stante quindi una situazione di 'guerra aperta', ormai da diversi giorni, cercheremo di indagare quali sono gli equilibri sul campo in termini di assett impiegati.

Israele ad oggi sta impiegando nelle operazioni contro gli hezbollah una vasta combinazione di forze la cui punta di diamante è sicuramente rappresentata dall'aviazione. In particolare viene impiegata sul Libano una nuova versione del caccia americano F-16, costruita dalla Lockheed appositamente per gli israeliani e denominati Sufa (tempesta). Questo aereo, che già nella versione originale è un ottimo caccia multiruolo adatto sia a operazioni aria-aria che aria-terra, è dotato di notevoli migliorie, in particolare per quanto riguarda la varietà e la quantità del carico bellico e il raggio d'azione. La modifica esterna più visibile è infatti l'aggiunta di serbatoi di carburante conformi sul dorso della fusoliera che, secondo alcune stime non confermate, dovrebbero portare il raggio d'azione dell'apparecchio fino a 2100 km, sufficiente quindi a colpire anche l'Iran.

L'aviazione israeliana schiera poi anche un altro caccia 'personalizzato': l'F-15I, versione speciale dell'aereo da attacco ognitempo F-15E, a sua volta derivato dall'intercettore F-15 anch'esso schierato dagli israeliani. Dato il tipo e il numero degli aerei di cui dispone, Israele gode quindi della totale superiorità aerea nell'area non solo nei confronti del Libano ma anche della Siria e della Giordania. In particolare è utile ricordare come fu impossibile per i caccia di Damasco anche solo opporsi all'aviazione israeliana ai tempi dell'operazione Pace in Galilea, negli anni ottanta.

Nel tentativo di arginare gli attacchi missilistici contro le sue città del nord Israele ha schierato anche alcune batterie di missili antimissile Patriot. Non succedeva dal 1991: allora vennero schierati contro gli Scud di Saddam durante la prima Guerra del Golfo. Data pero l'incapacità dei Patriot di intercettare i razzi ad oggi usati dagli hezbollah questa misura sembra oggi legata a motivazioni di carattere psicologico, oppure al bisogno di farsi trovare pronti nel caso in cui vengano impiegati armi più pesanti da parte dei guerriglieri.

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L'altra forza armata che ha partecipato e sta partecipando intensamente alle operazioni in Libano è la marina, che sta operando un blocco navale e occasionalmente bersaglia obbiettivi costieri, e quindi a tiro dell'artiglieria navale.
La marina israeliana non è una marina di altura, essa è costituita quasi essenzialmente di unità leggere e pattugliatori costieri oltre a un piccolo numero di sottomarini, che secondo indiscrezioni sarebbero armati di missili di crociera Tomahawk a testata nucleare.
Le unità più importanti sono senza ombra di dubbio le corvette della classe Eilat (nella foto a sinista). Queste unità presentano un design unico, che è stato realizzato allo scopo di renderle invisibili ai radar. Costruite interamente in Israele, nonostante la stazza ridotta, sono un concentrato di alta tecnologia e armamento. Impiegano infatti, oltre a un pezzo da 20mm Phalanx per la difesa ravvicinata, missili antinave di fabbricazione americana Harpoon (fino a 8) e i missili antimissile/antiaerei Barak di fabbricazione israeliana (2 rampe da 32).
Da segnalare il sistema di controllo del fuoco di costruzione italiana, prodotto dall'Alenia. L'unità puo inoltre imbarcare un elicottero utilizzabile per la lotta ai sommergibili.

L'esercito israeliano ha partecipato sin dall'inizio alle operazioni impiegando l'artiglieria per martellare le posizioni dei guerriglieri hezbollah all'interno del territorio libanese. In particolare vengono utilizzati i semoventi M-109 di fabbricazione americana dotati di un cannone da 155 mm. Inoltre in preparazione dell'offensiva di terra, che ormai pare imminente, l'esercito sta ammassando ai confini nord numerosi carri Merkava, oltre ai buldozer necessari per spianare eventuali barricate preparate dai guerriglieri. Pare inoltre che, sebbene smentite ufficialmente, si siano già svolte numerose operazioni delle forze speciali israeliane al di là del confine libanese. Queste operazioni hanno come scopo la neutralizzazione di covi di terroristi e la preparazione per un eventuale offensiva di terra su vasta scala.

A distanza di svariati giorni dall'inizio delle operazioni la strategia israeliana appare chiara, la determinazione a distruggere i guerriglieri hezbollah e le loro armi è oggi più forte che mai. Approfittando della sua totale superiorità aerea Israele ha sin dall'inizio utilizzato massicciamente l'aviazione per annientare i guerriglieri dal cielo, poi ha intrapreso una campagna di distruzione delle infrastrutture libanesi come ponti, strade e centrali elettriche, per evitare che esse potessero essere usate dai guerriglieri. Nonostante l'uso di munizionamento intelligente vi sono stati numerosi e deplorevoli casi di coinvolgimento della popolazione civile con vittime anche tra i bambini. La decisione di bombardare così duramente il Libano appare una scelta strategica discutibile, prima di tutto per il coinvolgimento di civili inermi ma anche per le ricadute disastrose che questa avrà sull'economia dello stato libanese. Se l'utilizzo combinato di aerei, artiglieria e forze speciali si dovesse dimostrare insufficiente, il passo successivo sarebbe una invasione del paese e una sua occupazione, ma questo porterebbe con se inevitabili ingenti perdite umane e renderebbe la posizione del governo israeliano ancora più delicata, soprattutto a livello internazionale.

Trattandosi di una classica guerra asimmetrica, dall'altra parte non troviamo un esercito organizzato e comandato da una autorità ufficiale che deriva il suo potere da un governo legittimo. La milizia dei guerriglieri hezbollah opera in territorio libanese da decenni in condizione di sostanziale impunità, benchè il Libano disponga di proprie forze armate, che pero mai sono state impiegate contro i guerriglieri nè hanno preso parte agli scontri con gli israeliani.
Dietro alla milizia hezbollah si celano due dei più pericolosi e oscurantisti stati del medio oriente: la Siria e l'Iran. Essi svolgono il fondamentale ruolo di finanziatori e di fornitori di armi.

<img src="http://www.ultimathule.it/images/articoli/forze3.jpg" align=right width="333" height="150">Da un punto di vista strettamente militare la milizia hezbollah non puo certamente competere con l'esercito israeliano in campo aperto ma dispone comunque di un discreto arsenale costituito da svariati tipi di razzi di artiglieria, armi sicuramente imprecise, antiquate e non potentissime, ma che si prestano perfettamente ad un uso terroristico quando vengono impiegate contro città o villaggi.
Il razzo katyusha, ad esempio, rappresenta l'arma classica degli hezbollah e il suo impiego non è nuovo, ne sono stati lanciati svariate centinaia nel corso degli anni. Si tratta di un razzo di artiglieria di progettazione russa risalente agli anni della seconda guerra mondiale, la tecnologia necessaria per produrlo è relativamente disponibile ed è quindi molto facile da costruire, per contro per fortuna ha una testata molto piccola e una gittata limitata a soli 25 km. In aggiunta a questo tipo di razzi gli hezbollah dispongono poi di un numero imprecisato di razzi di artiglieria di fabbricazione iraniana (nella foto sopra) che presentano caratteristiche diverse dai katyusha, essi infatti hanno gittata più ampia e possono portare più esplosivo. Tra questi i modelli Fajr 3 e Fajr 5 con gittate rispettivamente di 45 e 75 km.
Secondo alcune indiscrezioni inoltre sarebbe in possesso degli hezbollah anche un certo numero di razzi modello Zelzal 2, versione iraniana del FROG 7 di fabbricazione russa con gittata di 200 km.
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Infine il missile di crociera di fabbricazione iraniana (a sinistra nella foto), ma di progetto cinese C-802 rappresenta senza ombra di dubbio l'arma tecnologicamente più avanzata in possesso dei guerriglieri hezbollah, esso è guidato da un sistema inerziale ed è quindi relativamente preciso, questo missile è stato impiegato contro unità navali israeliane.

</br> </br> L. C.

Fonti:
- GlobalSecurity.org
- Bbc.co.uk