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American History X

"LE RADICI PROFONDE DELLE IDEE"

Regia di: Tony Kaye

USA, 1998

Attori: Edward Norton, Edward Furlong, Beverly D'Angelo, Jennifer Lien

Stati Uniti, Los Angeles: una via X, una casa X, un ragazzo X, una storia X. Una storia americana X, qualunque.
Tony Kaye, un regista pressochè esordiente (solo qualche sconosciuto cortometraggio nel suo carnet personale) ci propone in questo film una visione assolutamente originale e accurata di un argomento scomodo e spinoso, spesso trattato dalla cinematografia internazionale con superficialità e con scarso spirito analitico: quello del razzismo.
Derek (Edward Norton), è uno studente bianco della media borghesia americana. Ottimi voti a scuola, una famiglia rispettabile, una bella casa. La sua vita, apparentemente perfetta ma forse priva di qualunque ideale, viene sconvolta dalla morte del padre, vigile del fuoco, deceduto tragicamente durante un operazione nel quartiere nero della città.
La comunità nera, sempre più numerosa a Los Angeles, inizia a rappresentare per Derek motivo di odio incondizionato. Il ragazzo, si avvicina così ad un gruppo neonazista, del quale diventerà presto il leader.
Derek, nato e cresciuto in una società materialista priva di valori veri e di ideali inizia a trovare in questo gruppo un punto di riferimento, un'idea da seguire con impegno e dedizione. Ma dal pensiero, Derek passa subito all'azione; un'azione sconsiderata, violenta, brutale. Arrestato e carcerato per l'omicidio di un nero che tentava di rubargli la macchina, conoscerà in carcere altri sedicenti naziskin. Pentito delle sue azioni, ma cosciente di aver comunque creduto in un ideale, Derek riconosce il fatto che per molti il suo pensiero, in un certo senso vero e sincero, è soltanto il pretesto per scatenare la propria aggressività e il proprio odio.
Lui stesso aveva fatto quell'errore, e se ne era amaramente pentito. Una volta uscito dal carcere, grazie ad una condotta esemplare, Derek cercherà di far desistere il fratello minore Danny, che lo vede come un esempio, dal seguirei suoi stessi passi…

Un film eccellente, creato con abilità sia per quanto riguarda la scelta del cast (Edward Norton esprime un'espressività fuori dal comune), sia per le tecniche cinematografiche usate come il rallenty nelle scene più violente (per accrescerne il pathos) e il bianco e nero nei flashback.
Una pellicola coraggiosa, che nasconde una miriade di significati. A sinistra (i soliti intellettuali (?)) non hanno saputo fare di meglio che estrapolare da questa storia la solita condanna al razzismo e alla discriminazione razziale (fatevi un giro su internet e guardate se non ho ragione).
Di certo è tipicamente di sinistra condannare senza analizzare, senza pensare. Ma questo film si porta con sè una qualità ben più profonda tanto che per me, il tema che Kaye vuole affrontare non è tanto quello dell'odio razziale, ma quello delle idee.
Derek cade nella spirale di violenza perchè è privo di idee, di ideali. E' uno studente modello, ha una buona famiglia, una bella casa. Ma non crede in niente. Non combatte per niente. Non ha amici, e neanche nemici.
La morte del padre, lo scuote, gli fa vedere il mondo con occhi diversi, gli mette di fronte una realtà da affrontare. E allora sceglie. Sceglie di schierarsi, di credere finalmente in qualcosa, anche se quel qualcosa lo porterà poi ad intraprendere una strada sbagliata.
E' un film che deve far riflettere, che rappresenta il rischio più grande che un giovane puo correre. Non credere in niente e non lottare per niente.
Se guarderete questo film, il mio consiglio è quello di andare oltre la superficie, oltre quello che i soliti intellettuali cercano di dirvi. Entrate nel mondo delle idee, prima di condannare le azioni .

Gabriele FarolfiVisita il sito ufficiale di American History X: www.historyx.com