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10 COSE DI NOI

Prodotto semplice e molto apprezzabile del cinema alternativo americano, in cui i tratti buoni del cinema nazionale vengono ripuliti dal commerciale e riletti da un grande Morgan Freeman. Questi impersona se stesso (senza che il suo nome venga nominato in tutto il film): un attore alla ricerca di una sceneggiatura per un film alternativo, che immaginiamo essere proprio '10 cose di noi', un film che colga la realtà più veritiera di un sobborgo urbano.

Questo lungometraggio, da primo appuntamento, svela come possono due personalità iniziare ad interagire fino a conoscersi e aiutarsi, tutto nell'arco di una giornata. Senza la pretesa di far alzare lo spettatore con grandi insegnamenti sulla vita o suggerimenti moralisti, questo prodotto in un'ora e mezzo di spettacolo leggero lancia un chiaro incoraggiamento: se anche sembra che le cose vadano male, la chiave di svolta è restare o tornare a essere il protagonista della propria scena. Non sembra che questo significhi prevaricare o affermarsi contro qualcuno, ma imparare a guardare ad una meta reale, come un lavoro realmente adatto a sè, o un film realmente godibile.

Ci piace lo stile di Morgan Freeman nell'imparare a conoscere le persone dagli atteggiamenti, ovvero dai dettagli, che sono tipicamente personali, come anche la sua indole irrefrenabile nel coinvolgere le persone che incontra cercando così un contatto che oggi sembra spesso mancare.
Ogni incontro di due persone è atto creativo, e questo film lo dimostra senza dichiarazioni sofisticate. Sembra suggerire che se avviene questo atto edificante, puo non esserci necessariamente un 'per sempre' o un coinvolgimento emotivo; entrambi hanno partecipato a creare qualcosa di buono, ciascuno ha servito l'altro.
Allora la morale forse traspare, ma è confortante e incoraggiante. E ci lascia con il sorriso.

Saba Giulia Zecchi