Silvio ti prego, non farmi votare la Brambilla

<img src=”/images/articoli2/rossa.jpg” align=left>
<p>Ecco il colpo di genio del Berlusca: la tassa di successione per tutti noi viene all’improvviso ripristinata e ha nome e cognome: Michela Vittoria Brambilla.
Chi è mai costei? Imprenditrice (come Lui), lombarda (come Lui), a differenza di Lui è tuttavia giovane e ha tanti capelli (rossi, come Vanna Marchi…).
E’ la Presidentessa nazionale dei “Circoli delle Libertà”, sorta di movimento forza-italiota senza tessera di partito in tasca ma con tante incazzature nel cuore…

<p>Questione eredità: tema spinoso per ogni famiglia, figuriamoci per quella super-patriarcale che abita nella Casa delle Libertà. C’è chi dice che dopo Silvio c’è solo Silvio, che Lui da solo riesce a portare il 50% dei consensi. C’è chi dice che come scalda i cuori Lui proprio non ce n’è…
In effetti, visto il tour da “rockstar” con cui il Berlusca ha percorso l’Italia in lungo e in largo, durante la campagna delle amministrative, verrebbe proprio da dire: Sì, avete ragione, dopo Silvio c’è solo Silvio. E passi che abbia 70 anni, e passi che dal 1994 la destra italiana non esprima altro candidato, e passi pure che in 5 anni di governo non si sia fatto nulla per scaldare quei cuori che invece si infiammano così bene quando siamo all’opposizione.
“Almeno con Berlusconi le tasse non erano aumentate”. Verissimo. E mille altre cose per cui era meglio il passato governo di questa accozzaglia incapace e antiestetica.
<p>

Benchè le piazze lo accalmino e le casalinghe al mercato scoppino a piangere commosse quando se lo trovano dinanzi (vedi ultimo viaggio il Liguria: “Signora non pianga, piuttosto dica un rosario per me..”) e benchè la nostalgia sia comunque tanta, anche Silvio sa benissimo che un’altra legislatura proprio non la potrà fare, e, diciamoci la verità, in cuor suo nemmeno la vuol fare.
Nel mezzo c’è un governo Prodi che sembra cadere da un momento all’altro ma che forse è meglio farlo restare in piedi in balia degli sberleffi nazionali (e delle figuraccie internazionali) piuttosto che andare a votare… chi poi?
Già, chi andremo a votare adesso? Aldilà degli slogan, aldilà che la “Casta” deve aspettare 2 anni e mezzo per aver garantito quello che noi non avremo mai, ossia la pensione, aldilà di tutto questo andare a votare ora non conviene proprio a nessuno: tantomeno a questa destra senza un leader.
<p>
<p> E allora ecco il colpo di genio di Silvio: la tassa di successione per tutti noi viene all’improvviso ripristinata e ha nome e cognome: Michela Vittoria Brambilla.
Chi è mai costei? Imprenditrice (come Lui), lombarda (come lui), a differenza di Lui è tuttavia giovane e ha tanti capelli (rossi, come Vanna Marchi…). E’ la Presidentessa nazionale dei “Circoli delle Libertà”, sorta di movimento forza-italiota senza tessera di partito in tasca ma con tante incazzature nel cuore.
Devo dire che, in verità, la mossa a livello comunicativo sarebbe azzeccata: in un momento storico in cui a destra i candidati premier non ci sono (o, se c’erano, ormai sono poco spendibili: Fini, Casini..) il popolo chiede nuovi volti. Magari meglio se di qualche bel giovane intelligente. Cosa di meglio quindi di una ragazzona intraprendente, dallo stacco di coscia che non passa certo inosservato, per di più estranea ai palazzi e che ha fatto la sua fortuna con un’industria di pesce (“Sal Seafood”) avuta in gestione dal padre?
Dopotutto è carina, elegante ma…
<p>

In Tv: ad “8 e Mezzo” è recente ospite dell’ottimo Buttafuoco che, benchè non di parte avversa, affonda la poverina con un paio di battute a cui la rossa erede di Silvio non riesce a replicare. Il suo comizietto parte con un infelice dichiarazione in cui sostiene che non si sente a capo di niente (?). “Lo è invece” insiste Buttafuoco. Continua, più o meno con questi toni: “io sono solo la portavoce della gente, dalla base mi dicono i temi, le battaglie e io porto avanti quello che dicono”. E Buttafuoco: “Come Mao!”. Splendido.
Poi prosegue la sua prosa snocciolando i soliti temi: troppe tasse, l’evasione è male ma se ci fossero meno tasse.. la politica è lontana dalla gente, bisogna tornare tra la gente… etc etc…
La formula della Brambilla, della sua neonata Tv delle Libertà e del progetto che ci sta dietro, è chiara e limpida, come ha ben centrato Aldo Grasso sul Corriere: “si pone un tema, si cavalca la protesta, si invoca fermezza, tanta fermezza, si dà colpa di tutto ai politici che ci governano, si lascia l’ultima parola a MVB”.
<p>

Tuttavia la Brambilla arriva là dove (forse) nessuno era arrivato fino ad oggi: parlare la stessa lingua della gente. Non è populismo, ha ragione, ma una sorta di qualunquismo (nella sua accezione positiva) innalzato a tema politico.
I temi dei discorsi (sacrosanti, perdio, ci mancherebbe) sono tuttavia spogliati di ogni loro grazia e orpello oratorio e portati alla ribalta così, nudi e crudi.
Ecco perchè quando ci dice che è la gente a dettarle i temi non dice una bugia: peccato soltanto che la politica sia un’altra cosa.
Non c’è bisogno di un leader che sia il megafono del popolo incazzato coi politici. Per quello ci sono i giornali, le associazioni o perfino i blog. Un leader deve proporre nuove sintesi, rispondere alle provocazioni secondo percorsi semplici e di buon senso ma allo stesso tempo inaspettati.
Quello che sta facendo ora la Brambilla è (dichiaratamente) movimentismo di destra. Ma il movimentismo esiste solo là dove i propri partiti di riferimento sono all’opposizione, quando vanno al governo il movimentismo perde ogni sua vis: si prenda come esempio il flop delle manifestazioni contro Bush a Roma. Quindi il progetto Circoli delle Libertà-Tv delle Libertà-MVB è finalizzato solo ad uno scopo: rinnovare la classe dirigigente cavalcando il trend del momento: l’antipolitica.
<p>

Ma forse siamo noi, al solito, troppo snobisti, troppo critici, troppo dannatamente segamentalisti per comprendere le istanze della “moral majority” italiana. E mentre un dubbio mi frulla per la testa: “Silvio sei sicuro che quello che la gente vuole siano slogan da Bar?”, ricevo una lettera da un lettore di UT, che ci scrive come lui risolverebbe la questione-Italia. Una volta per tutte:
“…SEMPLICE MANDO TUTTI IN GALERA PERCHE’ IL PIU’ PULITO HA LA ROGNA, POI INCENTIVO LE AZIENDE CON SGRAVI FISCALI PER AGEVOLARE LE ASSUNZIONI DIRETTE DEL LAVORATORE, PORTE APERTE AI NOSTRI CERVELLI PER LE RICERCHE IN TUTTI I SETTORI DI SVILUPPO, ED INFINE LA SANITA’: AI MOLTI DEGLI ATTUALI DOTTORI O PROFESSORI, COME HANNO IL CORAGGIO DI CHIAMARLI, UN IMMEDIATO AGGIORNAMENTO PER VEDERE A CHE LIVELLO DI PROFESSIONALITA’ SONO, DOPODICHE’ SICURAMENTE LA META’ VANNO A FARE ORTAGGI. DULCIS IN FUNDO TUTTI GLI ERGASTOLANI E I CONDANNATI, CHE SI LAMENTANO DEL CARCERE, LI MANDO AD AGGIUSTARE LE STRADE DI TUTTO IL PAESE CON UNO STIPENDIO CHE SI AGGIRA INTORNO AI 25/50€ AL MESE.
GRAZIE GIANCARLO”.
Ah, italiani, popolo di allenatori e politici da bar. Ok, lo ammettiamo: abbiamo ancora una volta sbagliato tutta l’analisi. Evviva la Brambilla dunque. Ma, vi prego, non fatecela mai votare.
<p>

D.M. </p>