L'eutanasia della destra giovanile italiana

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<p>In un momento di passaggio delle politica italiana, e di grandi cambiamenti futuri, i movimenti giovanili di destra dovrebbero rappresentare l’area le cui battaglie maggiormente ci sono vicine.
Eppure, di fatto, così non è.
Proveremo a dare una risposta a questo perchè. Al perchè Azione Giovani si è ridotta a fare le sue campagne principali contro la pena di morte e contro le pasticchine per i bimbi irrequieti. Perchè nel movimento giovanile di destra argomenti come le liberalizzazioni degli ordini professionali, l’abolizione del valore legale del titolo di studio e le fandonie ambientaliste sono tabù.
E perchè noi, nonostante tutto, prendendo a prestito un titolo di Alberto Mingardi, restiamo “estremisti della libertà”.
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Nella politica italiana, soprattutto in questo periodo, manca una base ideale su cui imbastire una efficace campagna politica. L'ultima, grande, battaglia è stata quella contro le tasse portata avanti dalla CdL nel 2001. Quella aveva una solidissima base ideale (ed economica, nel caso specifico) e permise alla CdL di sbaragliare gli avversari, assicurandosi una solidissima maggioranza parlamentare. Ultimamente sentiamo parlare di legge elettorale, di petizioni contro la pena di morte, di 'serietà al governo' ad ogni piè sospinto. Ma di grandi campagne su argomenti fondamentali della vita sociale non se ne vedono.

Una spinta alla situazione potrebbe venire dai movimenti giovanili, che, pero, troppo spesso si dedicano a ricalcare le battaglie dei 'fratelli maggiori'.
A destra, il maggior movimento giovanile è senz'altro Azione Giovani, i giovani di AN. Siamo pero rimasti scettici davanti all'homepage del sito nazionale di AG. La prima notizia sull'attività del movimento riguarda una campagna nazionale sul ritalin, le pasticchine anti-iperattività prescritte ai bambini.
Che roba è mai questa, con tutto il rispetto ? E' una campagna di un movimento giovanile? La domanda è sacrosanta. Lo scetticismo, pure.


Un movimento giovanile di destra dovrebbe puntare a qualcosa di più connesso con determinati ideali (di libertà, sogniamo noi!). Battaglie veramente rivoluzionarie, da proporre e portare avanti in una situazione più 'facile'come l'attuale, ovvero quando il partito di riferimento è all'opposizione.
Spesso le critiche più cruente ad UT arrivano da destra e altrettanto spesso, queste stesse critiche, non si basano su contenuti. Qui poniamo domande e vorremmo risposte e confronto e non il solito 'rimboccatevi le maniche, invece di criticare'. C'è chi decide di fare un altro 'mestiere' invece del politico politicante. Chi ha deciso rivestire quest'ultimo ruolo in democrazia, si prenda le critiche, risponda, ma non tiri in ballo un presunto diritto all'esenzione dalla critica politica.

Allo stesso modo siamo abituati a proporre idee e battaglie e venire apostrofati come snob, perchè la gran parte delle "battaglie" dei movimenti giovanili di destra non le condividiamo o le troviamo, alla meglio, alquanto insipide.
Quanto vorremmo avere repliche sui contenuti e scornarsi quanto vi pare per tirare fuori qualcosa!
Tornando a noi. Un movimento giovanile importante come AG potrebbe permettersi di fare battaglie importanti. Noi, nel nostro piccolo orticello, proponiamo molte cose, partendo dalla libertà economica da instaurare in quest'Italia socialista.
Ci sono mille difficoltà, d'accordo. Ma, è in sostanza la nostra provocazione-proposta, i dirigenti di AG hanno il coraggio di intraprendere un lavoro serio e complesso su argomenti 'rivoluzionari' quale abolizione degli ordini professionali, del valore legale del titolo di studio, sulla flat-tax, sulla denuncia delle bugie sul protocollo di Kyoto e sulle menzogne degli eco-catastrofisti?
Avranno il coraggio di usare il loro encomiabile lavoro sul territorio sposando idee e prospettive di questa portata?
Aspettiamo un 'si' e un 'parliamone', qui, a UT, nessuno si tirerà indietro.

J.Landi