Il coreano che non serve a nessuno: ecco il segretario Onu perfetto

<img src=”http://www.ultimathule.it/images/articoli/ilcoreano.jpg” align=left>Per la regola non scritta del palazzo di vetro, era il turno di un asiatico. Ban Ki-moon è un burocrate Sud Coreano che è riuscito a metter d’accordo tutti proprio perchè nessuno da lui si aspetta nulla di nuovo.
L’unica consolazione è che Ban non ha figli impegnati a lavorare in società svizzere 'concessionarie' Onu, come il suo predecessore.
<p><p>Dopo Kofi Annan, l’Onu avrà un altro Segretario Generale non certo di primissimo piano politico: il sud-coreano Ban Ki-moon, Ministro degli Esteri della Repubblica della Corea del Sud.
Ban Ki-moon è stato confermato il candidato preferito alla carica di segetario per il periodo 2007-2012, con 14 voti a favore su 15 dal Consiglio Onu, che passerà poi la 'raccomandazione' del candidato all’Assemblea Generale, la quale dovrà esprimere il proprio voto favorevole entro un mese.
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La personalità del sud corano è riuscita a mettere d’accordo le cinque grandi potenze, probabilmente grazie al profilo di uomo della burocrazia e non certo per quelle spiccate doti di autorevolezza, necessarie alla 'riforma' dell’Onu da tutti auspicata.
Erediterà uno staff di 9.000 dipendenti, un budget di 5 miliardi di dollari, la gestione di 90.000 peacekeeper per un valore di altri 5 miliardi di dollari.
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<p> Ban Ki-moon è Ministro degli Esteri della Corea del Sud in carica dal gennaio 2004 ed è stato tra i negoziatori della questione atomica nordcoreana.
La scelta potrebbe essere dettata dalla particolare situazione della zona del Pacifico, dove si giocheranno molte partite geopolitiche del futuro. Proprio di questi giorni è l’escalation della minaccia nordcoreana, dove il regime comunista di Kim Jong Il ha appena effettuato un test nucleare 'segreto'.
L’esperienza del neo-segretario Onu in materia è antica, infatti sin dal 1992 è stato membro della Commissione di controllo Nord-Sud sul nucleare, per poi presiedere, dal 1999, la Commissione per la messa al bando dei test nucleari.
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Non sembra casuale la scelta di Ban, almeno dalle potenze (come Usa e Gb) che più si stanno adoperando per una soluzione al problema della proliferazione nucleare degli 'stati canaglia', come, appunto, la Corea del Nord.
Con gli ultimi eventi in materia di armamenti non convenzionali, ovvero il dossier Iran e Nord Corea, si sono palesate, anche per gli 'struzzi', le incapacità e i fallimenti della politica dell’Onu, della strategia delle concessioni e delle trattative infinite con regimi bugiardi e inaffidabili.
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Ban ha dichiarato: 'Le mie priorità saranno la riforma del segretariato Onu, la ricostruzione della fiducia tra i paesi membri e un maggior coordinamento del lavoro'. Belle parole e buone intenzioni, ma realizzabili in che misura? E in che misura auspicabili nell’ottica del mantenimento della sicurezza Occidentale?
L’unica consolazione è che Ban non ha figli impegnati a lavorare in società svizzere 'concessionarie' Onu, come il suo predecessore.
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J. Landi </p>