E Gheddafi fece la statua a Saddam

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<p>Non bastavano tre giorni di lutto nazionale, adesso l’annuncio choc: a Tripoli sorgerà una statua in onore di Saddam.
Dopo le ingerenze di governo italiano e Onu sulla politica di Al Maliki, la Libia del vecchio Colonnello Gheddafi si candida come il primo stato a santificare il defunto ex Rais iracheno.
<p> </br> </br><p>Che la solidarietà di Muammar Gheddafi nei confronti dell’ex Rais Iracheno fosse qualcosa in più di una simpatia dichiarata ma rasentasse l’autentica l’ammirazione, era cosa nota da tempo. Durante la prigionia di Saddam il Colonnello si era più volte pronunciato contro gli “invasori” americani e inglesi che detenevano il poveretto, dichiarazioni che si sarebbero presto trasformate in vera e propria ira dopo l’esecuzione del dittatore iracheno.
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La sentenza capitale è arrivata per la strage di Dujail nel 1980, quando Saddam ordino l’uccisione di 148 curdi come rappresaglia al fallito attentato alla sua persona. Nonostante la sovranità del nuovo Iraq di Al Maliki, che ha giustamente rivendicato il diritto di applicare le proprie leggi in un paese che sta tentando un difficile cammino democratico, le ingerenze internazionali non si sono fatte attendere: prime fra tutte quelle italiane con le immancabili dichiarazioni stucchevoli di D’Alema e la pronta reazione di Prodi, immobile nelle riforme ma abilissimo quando si tratta di prendere iniziative stolte in seno ad un istituzione, le Nazioni Unite, con la quale non puo che essere sempre perfettamente in sintonia.
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<p> Le stesse ingerenze dell’ONU, del Governo Italiano e della Comunità Europea le ha provate anche il Colonnello libico che pero è andato oltre: tre giorni di lutto nazionale nel suo paese e l’annuncio choc: una statua per ricordare il Rais iracheno.
Dall’Africa, prossimo fronte della lotta al terrorismo internazionale, arriva quindi il primo tentativo di martirizzazione di Saddam: cadute le bronzee effigi a Baghdad, queste rinascono a Tripoli. Aspettiamo con ansia la proposta di un’analoga inziativa da parte del secondo paese maggiormente solidale all’ex regime iracheno: l’Italia di Prodi. Ora che è stata tolta la statua collocata da Marcello Pera in Senato ci sarebbe anche posto…
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D.M.
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Fonti:

  • bbc.co.uk</i></p>