Il Novo e l'Antico. Poema Augurale

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<p>Mi ha scritto Serena:
“Ho composto questo poemetto in versi liberi per augurio di Buon 2007. E’ sperimentale, ma guarda se ti piace. Forse è un po diverso dalla solita riflessione. Forse è un po celtico?”.
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Eccovi quindi questa sua bellissima poesia…
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L'ultimo vulcano d'artificio scioglie in lingue di fuoco i nostri desideri,
che prendono forma come antichi cavalieri addormentati sotto la neve,
come calde piogge ristoratrici, che giungono inaspettate.
Le notizie ed i poemi sono sempre cose assai gradite,
al saggio e allo stolto portano conforto.
Venite, fratelli,
che c'e' molto da rischiare in questo anno!
Mescoliamo il Novo coll'Antico,
la Storia con il Presente,
il Passato con il Futuro!
Siano le nostre giovani menti culle rinnovate
per antiche ninfe silvane,
recanti il nostro fato in cornucopie d'abbondanza,
come i frutti che un tempo esse donarono a Giove fanciullo.


Non lasciatevi ingannare dalle grigie menti!
I caprifogli riposano fragranti sotto le fredde stelle,
che male puo mai recare un ameno bosco ed indiscreto?
L'antico re giace silente sotto il celtico vischio,
non curante delle fatiche del giovane boscaiolo…
Non dovete temere le navi lontane!
anche il pescatore ne sa qualcosa,
un giorno suo nonno glielo sussurro in un orecchio…
I marinai collezionano sogni a giro per il mondo
e li depositano sulle aspre scogliere adamantine,
i poeti li raccolgono e li tramutano in lacrime e risa,
in astri e miserie
ma le umane schiere no,
le umane schiere attendono nel guscio.

Nelle cavità molli e segrete,
nei rifugi cristallini di sapienza,
l'attesa si nutre di speranza,
la speranza si alimenta di leggenda.
Se non credete, state desti ed abbiate fede!
Un giorno rifulgeremo come martiri ribelli,
come esuli di isole lontane,
sguinzagliando i nostri pensieri a lungo incatenati dal sonno dell'Oblio.

</i> Serena Mannelli