COLPO DI STATO DELLA MAGISTRATURA!!

Da qualche settimana a questa parte sta accadendo una cosa a dir poco indecente per opera della Magistratura.
E’ accaduto più volte e in diverse città italiane (Torino, Cosenza, Milano…) ma soprattutto in Toscana che alcuni magistrati si siano rifiutati di applicare la legge Bossi-Fini sull’immigrazione per presunta incostituzionalità. <p>Essi sostengono che l’espulsione (che dovrebbe scattare per tutti coloro che vengono trovati senza permesso di soggiorno) non sia adeguata al reato di clandestinità..
In altre parole, che questo provvedimento sia “esagerato” come stato scritto in una delle ultime sentenze di scarecerazione.
Ora, io mi domando come si puo permettere ad un magistrato (che dovrebbe essere deputato a far rispettare la legge e a sanzionare i trasgressori) di commentare e giudicare una legge.
Ma non è compito del Parlamento fare le leggi? Tutto ad un tratto il legislatore è divenuta la Magistratura?
Proprio loro, le toghe rosse, vanno cianciando di democrazia (come diceva una famosa canzone alternativa…) e poi delegittimano il potere legislativo del Parlamento, organo votato liberamente e democraticamente dal Popolo italiano!
Questo rappresenta una sorta di colpo di stato, a cui sarebbe bene mettere fine! Mi risulta poi che, proprio a Firenze, vengono addirittura scarcerati immigrati con un elenco di precedenti impressionante: qualche giorno fa un rumeno clandestino con 18 reati di aggressioni e scippi vari e foglio di espulsione in tasca viene fermato in centro e liberato poco dopo; vengono fermate 14 persone fra albanesi e rumeni con della droga addosso ma scarcerate il giorno dopo.
Con questo invito la Comunità a mobilitarsi (anche a livello regionale) per una manifestazione sotto il Tribunale di Firenze (sullo stile della Giornata Anticomunista).
Lo slogan della manifestazione potrebbe anche essere di una banalità disarmante, come del resto lo è lo sdegno provocato da queste azioni di forza dei magistrati: LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI!
In alto i cuori!
<p> Gabriele Farolfi</p>